L'EDITORIALE

Taranto, il ruggito del leone

La squadra risponde alle difficoltà extra-campo con una forza incredibile. E ora ultimo sforzo a Latina

foto Luca Barone

   Maurizio Calò

23 Aprile 2024 - 09:00

Tempo di lettura: 3 minuti

Proprio martedì scorso si diceva che la settimana che stava per arrivare sarebbe stata quella della verità per il Taranto. Da una parte l'attesa per la sentenza d'appello circa il ricorso presentato dal club rossoblù per la vicenda penalizzazione, dall'altra la sfida con l'Avellino. Una vera e propria finale, un banco di prova determinante per il futuro degli jonici in questo campionato. Ebbene è stata un po' la settimana dei due volti, dei due stati d'animo e di due situazioni completamente diverse. In primis la notizia del rigetto del ricorso che ha provocato nell'animo dello spogliatoio rossoblù sconforto, rabbia. Forse, chissà, un pizzico di rassegnazione. In secondo luogo, la grande risposta dei calciatori sul campo nel confronto contro l'Avellino. Come se un leone fosse stato ferito nell'animo, nella propria essenza. La prestazione contro gli irpini è stata proprio come il ruggito di un leone che voleva dimostrare che la sua forza, la sua vigoria, la sua voglia di vincere non erano state attecchite dalla notizia nefasta del ricorso respinto.

In campo cosi è stato. Una dimostrazione di potenza fisica e tecnica senza precedenti. Una lettura tattica della partita impeccabile da parte di Capuano contro una vera e propria corazzata che, tra l'altro, arrivava a Taranto in fiducia dopo il successo contro il Benevento. C'erano gli ingredienti per assistere ad una partita complicata e sofferta sul piano psicologico e tecnico e, invece, la squadra di Capuano ha dimostrato ulteriormente quelle qualità che sono state fondamenta solide e certe per tutto l'arco della stagione. E, proprio nel momento più difficile, si è arrivato a battere una big. Era proprio quello che mancava, quello che tutti finalmente aspettavano. La ciliegina sulla torta di un cammino incredibile. Sessantasei punti sul campo (secondo posto senza penalizzazione) in condominio con Avellino e Benevento. La consacrazione di un progetto partito dal ritiro di Cascia e proseguito sino ad oggi. E ora si aspetta la classifica definitiva sabato prossimo dopo la partita di Latina.

Certo, la realtà dice altro. La classifica parla di un Taranto quinto in graduatoria. La testa dei giocatori, però, cosi come specificato in conferenza stampa da Simone Simeri, match winner di giornata, dice che si è secondi. Perchè il campo dice quello. Perchè questa è la verità. I numeri non mentono mai. E, allora, la realtà è che il Taranto può essere definitivamente inserito nell'elitè del girone C di Serie C e che ha dimostrato di poterci stare in maniera chiara e inequivocabile. E tutto ciò grazie al lavoro settimanale duro e duraturo, con le idee, con l'abnegazione e con la costruzione di un gruppo forte e coeso. Ora la testa è alla partita di Latina per vedere dove il Taranto sarà posizionato nella griglia play off e, se si guarda cosa succede sul campo, le prospettive sono davvero gustose. Lo spogliatoio vive il tutto con estrema leggerezza e, forse, un pizzico di curiosità. E, chissà, magari di adrenalina. Anche i calciatori non sanno cosa potrà succedere ma la spensieratezza potrà essere quell'arma decisiva per cullare un sogno con, sullo sfondo, la speranza di buone nuove dal Collegio di Garanzia del CONI.

Resta sempre aggiornato!

Invia un messaggio WhatsApp al 380 762 9286 con scritto "Iscrivimi"
Seguici sul nostro canale WhatsApp (Clicca qui)
Seguici su Telegram (https://t.me/MRB_it)


NETWORK

Scroll to Top