
Coach Vincenzo Mastrangelo - foto Aurelio Castellaneta
Coach Vincenzo Mastrangelo - foto Aurelio Castellaneta
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Corriere dello Sport |
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Quarta settimana di allenamenti in corso per la Gioiella Prisma Taranto, che con la massima concentrazione e un pizzico di leggerezza, sta preparando una stagione che si annuncia molto competitiva. Coach Vincenzo Mastrangelo non ha ancora a disposizione tre elementi fondamentali della rosa: gli statunitensi Kyle Russell e Jeffrey Jendrick e il cubano Gutierrez, ancora impegnati con le rispettive nazionali. In ogni caso, al netto di qualche probabile giorno di riposo, i tre torneranno in tempo utile per allenarsi e provare l'intesa con i compagni. Naturalmente prima del 22 ottobre: tra quaranta giorni, infatti, al PalaMazzola ci sarà Verona e da quel momento in poi bisognerà sbagliare il meno possibile.
«La preparazione sta procedendo come avevamo previsto: stiamo curando molto la parte fi sica, fondamentale in questo momento, per portare tutti ad un livello fisico e tecnico ottimale». Così coach Mastrangelo, che prosegue: «Il gruppo sta rispondendo molto bene alle sollecitazioni e c'è tanto entusiasmo da parte di tutti, sia nello staff che nei ragazzi. Giorno dopo giorno - continua il tecnico di Gioia del Colle - il nostro atteggiamento si dimostra in crescita. Stiamo costruendo una mentalità di lavoro che ci permetterà di avere quanto prima le migliori condizioni fi siche e tecniche». A breve inizieranno i test per mettere alla prova il grado di preparazione raggiunto.
«Attraverso i prossimi confronti verificheremo il livello raggiunto. Lo faremo - spiega Mastrangelo - misurandoci con più avversari per capire presto su cosa lavorare un po' di più e gli aspetti su cui concentrarci maggiormente». Nessuna preoccupazione per l'assenza dei tre giocatori al momento lontano da Taranto. «La loro integrazione richiederà del tempo, che ci auguriamo sia breve per raggiungere presto un livello di squadra adeguato al campionato. Tuttavia - conclude Mastrangelo - arriveranno dalle nazionali con un ritmo partita e di gioco migliore di nostro».
Fonte: Corriere dello Sport - Giuseppe Di Cera