Ringiovanire l'organico e tornare a far leva, concretamente, sul minutaggio: idee più che chiare in casa Taranto in vista della prossima stagione. Non è un caso che Capuano, da qualche settimana, sia in giro per l'Italia ad attenzionare diversi talenti di Primavere di compagini di A e B allo scopo di comprendere, insieme ai suoi più stretti collaboratori, quali di questi, eventualmente, possano essere utili alla causa. Ben definita anche la fascia d'età: occhio vigile, in particolare, sui calciatori classe '03 e '04, i cui impieghi da titolari garantiscono maggiori introiti nelle casse della società. Unire, perciò, l'utile al dilettevole è la missione organizzativa del Taranto.

PRIME IDEE. II minutaggio, in Lega Pro, ha una struttura di facile interpretazione: nel corso di una singola partita, sul rettangolo verde, bisogna impiegare almeno quattro under nati tra il 2001 e il 2004, di nazionalità italiana, per un totale di 271'. Più la fascia d'età è bassa, maggiori sono i ricavi per la società in questione. L'idea di Capuano, concordata con la dirigenza, è la seguente: linea difensiva quasi tutta over con un solo centrale under ad agire da braccetto (come fatto da Evangelisti nel corso del la passata stagione) e almeno due fuori quota a centrocampo preferibilmente nel ruolo di mezzali in modo tale da consegnare le chiavi della regia a un calciatore esperto in grado di dettare i tempi di gioco e di impostare la manovra. Il quarto under da far subentrare a partita in corso, al di là dei doppioni, potrebbe invece avere caratteristiche un po' più offensive e potrebbe rispecchiarsi nel profilo di La Monica, pronto a giocarsi la sua seconda grande chance in rossoblù dopo quella a corrente alternata dell'annata scorsa. Nella lista dei 24 da consegnare presso gli uffici della Lega Pro, quindi, indicativamente i profili under dovrebbero essere la metà, fermo restando che c'è da considerare il jolly del calciatore classe '04 di proprietà che verrebbe considerato un fuori lista senza occupare, di conseguenza, uno slot.

Fonte: Corriere dello Sport - Vito Di Noi