In un'intervista rilasciata alla Gazzetta del Mezzogiorno, al giornalista Enrico Sorace, Luca Evangelisti parla per la prima volta dopo l'ufficialità della risoluzione del contratto con il Taranto.

"Quando mi sono accorto di non essere più parte integrante del progetto ho preferito fare un passo indietro" - ha dichiarato l'ex ds rossoblù alla Gazzetta del Mezzogiorno - "da persona intelligente e con quarant'anni di esperienza alle spalle, mi sono fatto da parte, senza polemiche e senza litigare con nessuno, consapevole di aver dato tutto per il bene del Taranto. In realtà ero pronto ad andare via già a fine gennaio, dopo il mercato di riparazione, ma poi rimasi per la squadra e perché me lo chiese personalmente Capuano. Io sono abituato a fare calcio in un certo modo, se non ci sono i presupposti tolgo il disturbo. Mi preme però ringraziare chi mi ha dato la possibilità di tornare a lavorare a Taranto".

"Sulla squadra ne ho sentite di tutti i colori, ma quello del Taranto è stato un ottimo campionato, basta chiudere gli occhi e pensare da dove siamo partiti" - ha aggiunto Evangelisti - "grazie a un gruppo fantastico e all'allenatore ci siamo salvati con due giornate d'anticipo sfiorando anche i playoff, obiettivo che avremmo strameritato. Il Taranto avrebbe dovuto chiudere il torneo con 4-5 punti in più e il gol che ci è stato tolto a Potenza ha del clamoroso".

"Il mercato di riparazione è sempre particolare, difficile fare colpi importanti, ne eravamo consapevoli" - chiarisce il dirigente - "però voglio precisare che Evangelisti, tranne Chapi Romano, non ha preso nessun giocatore di testa sua, ma ogni operazione è stata concordata con allenatore e presidente e mi piacerebbe che tutti usassero la mia stessa sincerità. Cosa occorre per alzare l'asticella? Non posso rispondere io, dico solo che questo gruppo non va smantellato. Faccio un in bocca al lupo al Taranto che spero di rivedere al più presto ad alti livelli".

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno