Adesso è anche ufficiale: si separano le strade tra il Taranto e il ds Evangelisti. Rescissione consensuale tra le parti, notizia già  nell’aria divenuta ufficiale soltanto nel pomeriggio di ieri. Intanto, c’è un gruppo da riassestare tenendo conto, però, delle priorità tecniche: è la missione del Taranto in vista della prossima stagione. Uno zoccolo duro esiste già, ma lo stesso andrà puntellato sia con giovani di qualità che con profili d’esperienza in grado di sopperire alle difficoltà riscontrate nella passata stagione, su tutti quella di manovra (pagata a caro prezzo l’assenza di un regista) e di realizzazione, a eccezione di Tommasini. Quest’ultimo, autore di otto reti, è di proprietà del Pisa e farà rientro al club toscano, ma il Taranto si è già adoperato affinché lo stesso rimanga ancora in prestito. Spiragli più che positivi, ma a più di un mese dalla riapertura ufficiale delle trattative si tratta di dinamiche ancora tutte in divenire.

Taranto che, tuttavia, non proverà a riportare in riva allo Ionio più nessuno dei calciatori transitati in rossoblù lo scorso anno: Evangelisti, Mazza e Labriola torneranno, rispettivamente, all’Empoli, alla Ternana e al Napoli, ancor più Rossetti e Nocciolini (faranno nuovamente parte degli organici di Renate e Giugliano). Ma bisogna anche risolvere le pratiche legate ai calciatori che torneranno a Taranto dai rispettivi prestiti. Nel computo i giovani Maiorino e Camorani che, tuttavia, non sembrano essere profili prioritari nelle gerarchie e non è da escludere per loro una nuova esperienza altrove, sempre a titolo temporaneo.

I casi più “spinosi”, però, riguardano Infantino e Guida, entrambi sotto contratto con il club di Giove fino al 2024. Per entrambi neppure il minimo spiraglio di indossare ancora la maglia del Taranto: contatti fitti tra le parti per la rescissione, ma se non si giungerà a un accordo i due rimarranno ai margini del progetto e non verranno inseriti nella canonica lista dei 24. La Monica, invece, potrebbe avere una nuova possibilità: piace, e tanto, a Capuano.

Fonte: Quotidiano di Puglia