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Quotidiano di Puglia |
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Ci vorranno tante idee
e tanto mestiere per costruire
il Taranto della prossima stagione. Capuano, all’indomani
del rinnovo per altri tre anni,
ha praticamente dichiarato
l’obiettivo: migliorare la classifica di quest’anno, che vorrebbe dire partecipare ai play-off
anche solo per prestigio e senza nessuna pretesa. Legittimo,
anzi auspicabile. Ma come detto occorrerà tutta la conoscenza e le relazioni del tecnico-manager per rimanere in linea con questo obiettivo e far
quadrare i conti. Già, perché
sotto il profilo finanziario e
con Giove saldamente intenzionato a non cedere, sembra
difficile attendersi un aumento degli investimenti e quindi
del budget a disposizione. Al
contrario, stando alla fredda
contabilità, il Taranto esce parecchio ‘danneggiato’ dal campionato finito da oltre un mese.
Un paio di dati inducono a
questa riflessione. Innanzitutto i ricavi rivenienti dall’utilizzo degli under: la società rossoblù incasserà poco meno di
200 mila euro, quasi la metà rispetto alla stagione 2021/2022.
Un dato eloquente, specie se si
rimanda la mente all’estate
scorsa quando tra i cardini gestionali annunciati dal presidente Giove la voce “giovani”
doveva portare grinta, freschezza ma anche quattrini.
Ad aver influito sul calo di questo tipo di introito hanno contribuito vari fattori, su tutti il
mercato di gennaio che ha portato soprattutto over; aver scelto di giocare con il portiere senior, opzione che ha sicuramente portato punti e sicurezzama che ha pagato poco nelle
casse del club.
Tuttavia guardando la situazione di altre
compagini, qualche spunto
può tornare utile. Potenza e Latina, ad esempio, sono riuscite
a fare gli spareggi riuscendo allo stesso tempo a monetizzare
parecchio dagli under.
Ad asciugare i ricavi del Taranto hanno contribuito poi i
mancati incassi. Ed è soprattutto questo il tema che dovrà
generare una profonda riflessione. La diserzione da parte
della piazza (in aperto contrasto con l’attuale proprietà) secondo alcuni calcoli sarebbe
costata mezzo milione di incassi in meno. Una cifra notevole per un sodalizio di C che
ha puntato alla salvezza ma
che allo stesso tempo può vantare potenzialmente un seguito da categoria superiore. Soprattutto perché all’orizzonte
non paiono esserci opportunità di ripresa da questo punto di
vista. I rapporti con la tifoseria
sono allo stato attuale identici
a quelli dei mesi scorsi, cioè
nulli. Capuano ha portato un
pizzico di entusiasmo e quindi
ossigeno in un paio di partite,
ma nulla che possa risollevare
l’entusiasmo.
In secondo luogo pende la situazione dello
“Iacovone” che potrebbe essere fruibile solo per una parte
del campionato prossimo, con
la restante da giocare in campo neutro chissà dove.
«Con queste premesse la
strada di un budget limitato da
spendere sul mercato pare segnata, a meno che non si realizzi una plusvalenza dalla cessione di Antonini che potrebbe ridurre l’esposizione della
società e magari dare maggior
agibilità alle scelte di Capuano. I primi rumors di maggio
portano ad una squadra, la
prossima, imbottita di prospetti e promesse. E si spera di idee
tecniche e tattiche che possano compensare le languide
casse del Taranto
Fonte: Quotidiano di Puglia