
Ezio Capuano - foto Luca Barone
Ezio Capuano - foto Luca Barone
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Quotidiano di Puglia |
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Fattore Iacovone: la salvezza del Taranto non è ancora suggellata dall'aritmetica, ma la compagine rossoblù è a un passo dal traguardo tant'è che, negli ultimi 360 minuti della stagione, potrebbero essere sufficienti soltanto due punti per garantirsi la partecipazione alla prossima Serie C senza passare dall'ottovolante dei playout. Un'impresa se si considerano le dinamiche dell'andata e anche quelle, seppur inattese, del ritorno. Ma al di là delle varie problematiche, il rendimento interno della formazione di Capuano è stato, il più delle volte, trascendentale: 30 punti in 17 uscite, frutto di otto vittorie, sei pareggi e tre sconfitte, 16 gol segnati e appena undici quelli incassati. A portare via il bottino pieno dallo Ionio soltanto Catanzaro, vittorioso quasi in ogni dove, Giugliano e Picerno: i campani vinsero sul gong, la truppa di Longo, capolista esclusa, è stata l'unica in grado di prevalere non soltanto nel punteggio, ma anche a livello di prestazione.
A meritare gli elogi, in particolare, Capuano, intelligente e anche scaltro nel comprendere che la squadra, costruita in estate senza tener conto di alcune lacune strutturali (tale da richiedere interventi massicci tra gli svincolati e poi a gennaio), avrebbe dovuto costruire il suo fortino tra le mura amiche cercando di limitare il più possibile i danni in trasferta. I numeri, d'altronde, non mentono: 30 punti sui 41 totalizzati sono maturati allo Iacovone, undici, invece, quelli “formato esterno” (appena un terzo del bottino dello Iacovone).
L'obiettivo salvezza, per il Taranto, può dirsi pressoché raggiunto, ma nelle ultime quattro uscite stagionali la formazione ionica non vuole precludersi alcuna opportunità di stampo prestigioso: i playoff sono più vicini rispetto ai playout e potrebbe bastare un nulla per regalarsi un lieto post-campionato. Due gare in casa e altrettante in trasferta, ma centrare la permanenza aritmetica in C il prima possibile potrebbe generare un atteggiamento più “sbarazzino” da parte dei rossoblù.
Domenica, è innegabile, l'esame è più che complicato perché gli ionici renderanno visita alla vicecapolista Crotone, ma la formazione di Zauli (che contro il Taranto vanta un solo precedente, negativo, ai tempi della Reggiana) è già certa della seconda posizione in graduatoria e potrebbe avere la testa già proiettata alle final-eight dei playoff nazionali. Poi il sabato pasquale sarà sfida contro il Pescara di Zeman (partita inizialmente in programma alle ore 20.30, ma anticipata alle ore 14.30), dopo di che spazio agli ultimi due impegni della stagione contro Monterosi e Messina, due formazioni obbligate, in questo rush finale, a cercare la svolta necessaria per evitare l'incubo playout. Ma Capuano non vuole assolutamente mollare la presa: bisogna rimanere concentrati perché quello che attende il Taranto è un calendario più che insidioso e gli intoppi sono dietro l'angolo. Il tecnico dovrà affrontare (almeno) le prossime partite senza Crecco e Manetta, entrambi alle prese con i programmi di recupero relativi ai rispettivi infortuni, mentre rimangono da valutare le condizioni di Semprini, il quale è ai box già da qualche tempo. Recuperato, seppur non ancora al meglio, invece, Formiconi, subentrato dalla panchina sabato scorso contro l'Avellino dopo che nei giorni precedenti aveva accusato un affaticamento.
Ogni calciatore può essere indispensabile e alcuni di loro puntano anche a giocarsi il futuro in rossoblù, soprattutto coloro in prestito, su tutti Nocciolini e Rossetti che, però, non hanno inciso secondo le previsioni.
Fonte: Quotidiano di Puglia - Vito Di Noi