Foto Luca Barone
Foto Luca Barone
Maurizio Calò | |
|
Tempo di lettura: 2 minuti
Al termine del match contro l'Avellino c'era una consapevolezza. Una sensazione. Forse una certezza. Questa certezza si chiama occasione persa. Contro una squadra sembrata poco coesa e con evidenti problemi difensivi, il Taranto ha avuto la ghiotta opportunità di chiudere di fatto definitivamente il discorso salvezza e addirittura arrivare nella zona play off, frutto di una classifica cortissima. La squadra di Capuano ha mostrato un gioco più propositivo e offensivo, intensità, corsa e voglia di fare. Allo Iacovone si è vista una partita di calcio con emozioni e azioni.
La sensazione è di aver visto qualcosa che forse poteva vedersi prima. Questa squadra, infatti, nella sfida di sabato, ha dimostrato di saper anche proporsi, di avere qualche giocatore che, volendo, sa verticalizzare, sa andare in profondità mettendo nelle condizioni gli attaccanti (soprattutto Tommasini) di poter dimostrare le proprie qualità in zona gol. Le reti di Tommasini sono venute da azioni manovrate al netto degli errori difensivi dell'Avellino. Il rammarico da parte di qualche tifoso è di aver visto queste cose forse un po' troppo tardi. Ma non ha senso ora parlare di questo. Inutile tornare indietro. Si continui su questa strada. In due partite il Taranto è ripartito, più convinto e determinato ben sapendo dei rischi di questo campionato che stavano diventando concreti guardando la classifica.
Manca davvero pochissimo. Un piccolo sforzo ancora. Minimo. E sarà salvezza, anche quest'anno. E' questo l'obiettivo principale di questa stagione. Sarà importante finire bene questo campionato per poi porre delle basi concrete e sostanziali per la prossima stagione. Con una speranza. Questa speranza si chiama ritorno ad uno stadio pieno, gioioso, festante, con le famiglie, i bambini, il grande tifo della curva, la passione di sempre. La speranza è di tornare a vedere un campionato "normale". E il campionato "normale" per il Taranto significa uno stadio che torni a riempirsi. Ce lo auguriamo tutti.