
foto Luca Barone
foto Luca Barone
![]() |
L'Edicola del Sud |
|
L'incapacità del Taranto di segnare un gol è a tratti imbarazzante. Anche nel turno infrasettimanale, la formazione di Ezio Capuano non è riuscita a realizzare una rete, né tantomeno a creare reali pericoli per la porta di Bisogno, portiere della Viterbese. Ci sono state tre o quattro situazioni interessanti che non hanno trovato sfogo in conclusioni davvero pericolose. La migliore è stata una fuga di Bifulco, che nella ripresa non ha avuto la lucidità di anticipare la battuta a rete e quando l'ha fatto ha trovato la deviazione di un difensore. È evidente che esista una organizzazione di gioco, che la squadra sappia come e quanto correre, ma i movimenti, le scalate, le preventive e tutte le attività della singola azione hanno una chiave di lettura difensiva. La spiccata capacità di proteggere la porta senza subire l'avversario, anche quando attacca con più uomini, rimane il punto di forza della squadra, eppure la migliore difesa resta pur sempre l'attacco. E qui sorgono tutti i dolori del caso, perché a lungo andare potrebbero arrivare gravi problemi di classifica. Se anziché un solo gol nelle tredici partite, ne avesse segnati anche cinque o sei (comunque pochi) probabilmente la squadra sarebbe in piena zona playoff. Nessuno vuole fare la storia con i se, ma serve a dare l'idea e la misura di questa straordinaria (nel senso di fuori dall'ordinario) situazione. Il Taranto è in assoluto la squadra che ha segnato meno nei campionati professionistici. Vanta, si fa per dire, anche la seconda peggiore striscia negativa per giornate consecutive senza segnare. La squadra è ferma a sei, dalla prima alla sesta giornata e dall'ottava alla tredicesima del girone di ritorno. Il primato spetta alla Imolese (girone B della C) con sette e se anche i novanta minuti del derby con la Virtus Francavilla finissero senza esultare, il Taranto aggiungerebbe questa stelletta, di cui siamo sicuri che dirigenti, staff tecnico, squadra e tifosi vorrebbero fare nettamente a meno.
Anche in sede di giustizia sportiva sono giorni pesanti per i colori rossoblù. Infatti sia Salvatore Alfonso (amministratore unico e legale rappresentante pro tempore), che Vittorio Galigani (procuratore speciale e legale rappresentante pro tempore) sono stati puniti dalla procura federale rispettivamente con quindici giorni di inibizione e mille euro di ammenda. La sanzione pecuniaria, su richiesta dello stesso Galigani, sostituisce l'originaria che era pari a dieci giorni di inibizione. La ragione per la quale la procura è intervenuta è la stessa: «il mancato deposito alla Co.Vi.So.C., entro il termine del 30 novembre 2022, della relazione contenente il giudizio della società di revisione sulla situazione patrimoniale intermedia al 30 settembre 2022». Di conseguenza, il Taranto, per responsabilità diretta e responsabilità propria «in quanto società alla quale appartenevano i soggetti avvisati al momento della commissione dei fatti» è stato punito con un'ammenda di cinquemila euro. Alfonso e Galigani hanno violato sia gli artt. 4, comma 1, e 31, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva sia l'art. 85, lett. C), par. III), comma 1 della Noif. L'articolo 31, cuore della questione e che spiega la mano pesante del giudice sportivo, afferma quanto segue: «Costituisce illecito amministrativo la mancata produzione, l'alterazione o la falsificazione materiale o ideologica, anche parziale, dei documenti richiesti dagli organi di giustizia sportiva, dalla Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche (Covisoc)».
Fonte: L'Edicola del Sud - Giuseppe Di Cera