Quella tra Virtus Francavilla e Juve Stabia è stata probabilmente una delle più belle partite viste al "Nuovarredo Arena" in questi ultimi tempi. Due squadre che hanno cercato la vittoria con grande caparbietà, agonismo e tanta qualità. Due formazioni che non si sono risparmiate. Ha prevalso il Francavilla in virtù di un gioco più spumeggiante e di una grande determinazione, messa in campo tantissimo soprattutto dopo lo svantaggio.

Evidente la soddisfazione di Antonio Calabro, che sta ritrovando la sua Virtus, una squadra s a totale somiglianza. «Nel primo tempo eravamo condizionati dal forte vento ha dichiarato Calabro perché non riuscivamo a manovrare come al solito. Loro hanno giocato la partita a viso aperto, i loro tre attaccanti erano posizionati uno contro uno nei confronti dei nostri difensori. Devo dire che la Juve Stabia agiva bene in transizione. Nel secondo tempo è entrato molto bene in campo Tchetchoua, bravo a chiudere le loro traiettorie basse. Nella ripresa, anche per questo, la Juve Stabia non ci ha più impensierito. Minelli è rimasto nella sua zona, mentre Cisco poteva manovrare i spazi più ampi. Siamo stati bravi a chiudere le loro ripartenze, mentre in attacco erano i miei ragazzi a partire a razzo. Devo anche dire che nella ripresa il vento ha dato fastidio a loro, come o ha dato a noi nel primo tempo. Il nostro merito è stato quello di chiudere il primo tempo in parità, perché loro ci hanno impensierito di più rispetto alla ripresa. Ripeto, nella prima frazione il vento non ci permetteva di fare le verticalizzazioni e i ragazzi questo me lo hanno detto più volte».

Con questa vittoria la Virtus mantiene saldo il posto nei playoff, ma Calabro mantiene tutti con i piedi per terra, predicando umiltà. «Questo successo è molto pesante ha continuato - anche in ottica salvezza. Abbiamo passato in questi mesi momenti difficili, critici, dove c'erano delle situazioni che in estate non pensavamo che si potessero verificare. Io mai mi sono trovato ad affrontare così tanti problemi. Poi le scelte delle società hanno pagato. Ora abbiamo messo per rima cosa un mattone pesante in fatto di salvezza, ma per la fame e la voglia che abbiamo non ci dobbiamo fermare. L'appetito vien mangiando e quindi dobbiamo mantenere sempre alta la concentrazione per non rilassarci e per non essere superficiali. Noi per fare bene dobbiamo sempre spingere a livello caratteriale». Infine, Calabro parla di qualche giocatore che proviene da infortuni. «Patierno va tenuto in campo il più possibile ha concluso - perché solo giocando può ritornare ad avere la gamba solita, quella che aveva prima».

Fonte: Quotidiano di Puglia