L'EDITORIALE

Taranto, lo spettro dei play out. C'è bisogno di fare quadrato

Ora la situazione di classifica inizia a farsi preoccupante
   Maurizio Calò

17 Marzo 2023 - 09:00

Tempo di lettura: 2 minuti

Oramai anche i tifosi la mettono tra il rassegnato e l'ironico. Quello striscione apparso nel settore ospiti dello stadio Rocchi di Viterbo fa quasi tenerezza. Dimostra, al tempo stesso, una certa maturità da parte di gran parte della tifoseria rossoblù. Non ci si lascia andare a comportamenti sopra le righe e magari anche controproducenti ma si cerca di reagire con l'arma dell'ironia. Si sta cercando in tutti i modi di spingere questa squadra a fare ciò che una compagine calcistica deve fare per vincere: fare gol. Tutto questo è un qualcosa al momento di sconosciuto in questa squadra. Un mistero tra la cabala e la pochezza offensiva. Una sorte di sindrome da cui non si riesce a guarire. E ora che fare?

I tifosi stanno dimostrando pazienza e maturità come si diceva. Però ora la questione sta diventando troppo rilevante, troppo preoccupante. Sino a quando la classifica non dava eccessivi timori, tutto ciò era etichettabile come un problema contingente, risolvibile, gestibile. Ora che la classifica si è accorciata e lo spetto dei play out è dietro l'angolo c'è paura, c'è tensione. E' percepibile il disagio della squadra, il nervosismo. Sembra esserci adesso una sorta di sfilacciamento all'interno del gruppo.

Alcune decisioni sul piano di chi mettere in campo tra domenica scorsa contro il Picerno e mercoledi contro la Viterbese dimostrano che non stanno più funzionando meccanismi e determinate logiche che sino alla sosta di Natale andavano benissimo come quasi un orologio svizzero. Il timore è che ci si possa lasciare andare, che ci si possa trascinare con una graduatoria che ora pone il Taranto in una condizione di oggettiva preoccupazione. Bisogna tornare velocemente ad una ripresa di entusiasmo e voglia di lottare, provare a ridare il massimo e arrivare davvero a sfatare un tabù che sta diventando assolutamente insopportabile. Quello del gol. La speranza è che nella sfida di domenica prossima contro la Virtus Francavilla l'incantesimo malefico possa finalmente terminare.

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