
Foto Luca Barone
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Quotidiano di Puglia |
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Del Taranto del girone d'andata è rimasto ben poco: lo stesso Capuano, estremamente oggettivo nell'assumersi le responsabilità del momento, ha dichiarato che «alcuni calciatori sembrano i gemelli di quelli di qualche mese fa», espressione eloquente che riassume le dinamiche paradossali vissute da una squadra ampiamente padrona del proprio destino (+4 sui playout a sette partite dal termine), ma con il morale, attualmente, sotto i piedi. E abbandonata dai tifosi che ormai disertano lo Iacovone.
Il tecnico ricorda che nulla è perduto e che la sconfitta contro il Picerno non ha condannato il gruppo né ai playout e né tantomeno alla retrocessione, anche se ciò che si sta verificando nel corso delle ultime settimane sta generando più di qualche preoccupazione: inconsistente la fase realizzativa (un gol nelle 12 partite del girone di ritorno), i cambi in corso d'opera non incidono e l'atteggiamento leggermente "imborghesito" rispetto a qualche mese fa, d'altronde, sono fattori sui quali riflettere in maniera profonda.
Il campionato, però, è entrato nella fase finale e rimuginare su ciò che sta avvenendo non sarebbe producente. Capuano, in tal senso, è stato categorico e ha chiesto a tutte le componenti ambientali di lasciare serena la squadra: di riflesso, ha vestito i panni di pater familias scusandosi con la città, con la proprietà e anche con Diaby, gettato nella mischia tra primo e secondo tempo e poi sostituito dopo appena 20 minuti per scelta prettamente tecnica. Di certo, neppure lui immaginava una situazione così complessa dopo che, nel girone d'andata, il suo Taranto ha realizzato un miracolo con una rosa lacunosa in più di qualche reparto. Quella squadra, però, lottava su ogni pallone e dava del filo da torcere a ogni avversario, quello attuale, nonostante i tanti volti nuovi giunti a gennaio, oltre a essere impaurito fa diventare eccessivamente difficili dinamiche di gioco semplici, sinonimo di una serenità interiore che, in molti interpreti in campo, sta mancando.
Capuano, alla vigilia, aveva definito "la partita" quella contro il Picerno, lasciando presupporre che qualunque altro risultato, a eccezione della vittoria, non era neppure contemplato. Il Taranto, invece, non ha mosso neppure la classifica e il vantaggio sui playout è diminuito (da cinque a quattro punti). A esplicita domanda sul modo in cui si esce da questa situazione, la risposta dell'allenatore è stata laconica: «Con il lavoro, non conosco altre strade». Un lavoro, però, che dovrà essere prettamente psicologico: è innegabile che la squadra non viva un periodo d'oro in termini di risultati e prestazioni e serve a poco la politica dei piccoli passi, anche senza rischiare di perdere come accaduto nel recente passato.
Domani, intanto, si gioca a Viterbo, occasione propizia per tenere a debita distanza la 19ª in classifica: in caso di sedicesimo posto, ma con un vantaggio sulla penultima di (almeno) nove punti, salterebbe la sfida playout e si potrebbe festeggiare la salvezza diretta.
Fonte: Quotidiano di Puglia - Vito Di Noi