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Quotidiano di Puglia |
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Ogni tassello sta andando al suo posto, nei
tempi e nelle modalità previste: l'auspicio, adesso, è che lo Stadio del
nuoto e il Centro nautico, due degli impianti che ospiteranno le gare
dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, possano essere
cantierizzati entro la fine di quest'anno.
L'interrogativo,
però, sono le risorse che il governo tarda a sbloccare: il decreto
attuativo che consentirebbe l'erogazione dei 150 milioni di euro
stanziati già un anno fa non è ancora arrivato, anche se la situazione,
stando ad alcune indiscrezioni, dovrebbe risolversi positivamente «a
breve». Intanto sono state selezionate le migliori 5 proposte tra le 37
presentate al concorso di progettazione per la realizzazione della
piscina olimpica nell'area di Torre d'Ayala.
La
Commissione giudicatrice (composta dagli architetti Maria Piccarreta -
presidente -, Benedetta Tagliabue, Simonetta Dello Monaco e Ubaldo
Occhinegro, e dall'ingegnere Paolo Garofoli) ha esaminato le 37 proposte
inviate nei termini previsti dalla prima fase concorsuale, e nella
giornata di ieri ha proceduto alla comunicazione delle migliori cinque.
Sempre con procedura anonima, attraverso la piattaforma per la
partecipazione al concorso, è stato notificato l'invito a inviare gli
approfondimenti per la seconda fase. Questa si concluderà il 9 aprile
con la presentazione dei progetti architettonici.
Il
14 aprile sarà pubblicata la graduatoria finale e proclamato il gruppo
vincitore (si conosceranno i nomi di tutti i partecipanti), che entro il
23 giugno dovrà infine trasmettere il progetto completo di fattibilità
tecnico-economica, propedeutico all'appalto dei lavori.
Più
avanti, invece, è il percorso per la realizzazione del Centro nautico,
che sorgerà nell'ex stazione Torpediniere: si sta procedendo, infatti,
al progetto definitivo (legato al recupero degli edifici esistenti), che
dovrebbe essere pronto «a giugno». Esauriti poi gli aspetti delle
approvazioni, si andrà verso l'avvio dei lavori. Occorreranno le risorse
finanziare, ma da quanto risulta il supplemento di informazioni
richiesto dai ministri per lo Sport Andrea Abodi e per il Sud Raffaele
Fitto all'incontro di fine gennaio a Roma (al confronto di oltre due ore
hanno partecipato anche il direttore generale del Comitato
organizzatore Elio Sannicandro, il sindaco Rinaldo Melucci, il
presidente del Coni Giovanni Malagò e in collegamento il presidente
della Regione Puglia Michele Emiliano), avrebbe soddisfatto il governo.
Quindi, il decreto attuativo per liberare i 150 milioni destinati alle
infrastrutture e all'impiantistica potrebbe essere firmato senza
ulteriori preoccupanti affanni.
Lo
Stadio del nuoto di Taranto 2026 sarà formato da due vasche da 50 metri,
una coperta e l'altra scoperta. La posizione prospiciente al mare e la
collocazione urbana, hanno richiesto uno studio approfondito di
inserimento paesaggistico e una qualità architettonica che minimizzi
l'impatto ambientale, caratterizzando il waterfront con un segno iconico
che costituisca un'eredità positiva per la città. Il concorso si è
basato sul progetto preliminare redatto dall'agenzia regionale Asset e
dall'Ufficio tecnico comunale di Taranto, in cui sono stati individuati
gli spazi funzionali, il dimensionamento, i criteri di progettazione
dell'impianto natatorio basati sull'ecosostenibilità,
sull'autosufficienza energetica e sull'innovazione tecnologica.
Procedono speditamente, invece, i lavori dello Stadio di atletica
leggera, intitolato a Peppe Valente, al quartiere Salinella: entro pochi
mesi saranno conclusi, l'ex campo scuola sarà il primo impianto portato
a termine in vista dei Giochi.
Fonte: Quotidiano di Puglia