
Foto Luca Barone
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Quotidiano di Puglia |
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Ottenere una salvezza anticipata e tranquilla: il momento è ora. Un bivio lungo una settimana: sfruttare le tre gare in sette giorni, andando oltre la fatica e lo stress degli impegni ravvicinati ed agganciare la quota sicurezza'. Per il Taranto l'occasione è di quelle da non fallire. L'alternativa è trascinarsi un punto alla volta verso un finale d'inerzia e di sofferenza imprevedibile. Occorre invece una sterzata, un salto di qualità, un impulso ad una curva quasi piatta che in questo girone di ritorno raffigura l'andamento dei ragazzi di Capuano. «L'allenatore è un uomo che molto spesso deve prendere delle decisioni difficili», ha detto il tecnico ieri agli studenti della XXV Luglio-Bettolo, nell'ambito di una serie di incontri ai quali società e staff stanno partecipando. Ecco proprio quello inaugurato domenica dalla sfida casalinga con il Picerno è uno di quei momenti in cui un allenatore deve decidere con forza, intelligenza e fame' rispetto ad un obiettivo.
Il Taranto ha bisogno di ritrovare la vittoria, di assaporarla con continuità assieme all'imprescindibile gusto del gol. E per riuscirci Capuano, un uomo solo, deve decidere se continuare a privilegiare l'equilibrio ossessivo accontentandosi del "punticino" che fa classifica oppure se vuole azzannare subito la permanenza in Lega Pro in modo più spregiudicato di quanto non si sia visto finora nel 2023. Perché il bivio propone, in appena una settimana, due gare interne ed una trasferta teoricamente abbordabile.
Certo il fattore campo non è più quello di un tempo: dai 3 mila di inizio campionato, si è passati ai 500 spettatori di media. La spinta dello "Iacovone" non c'è più in aperta contestazione con la società (non verso la squadra, questo è ovvio). E allora è dal gioco e dalle decisioni difficili che bisognerà sfruttare il momento e mettere in cassaforte la salvezza. Provandoci innanzitutto con il Picerno, formazione praticamente già salva, propositiva, spensierata ma che lascia giocare, apre spazi nella propria metà campo. E qui il primo dilemma: difendersi per evitare guai, o giocarsela a viso aperto? Prima decisione difficile. Da trasferire ai calciatori, da leader, altro tema raccontato dal trainer agli studenti ieri.
Poi mercoledì si andrà a Viterbo, contro la penultima della classe, che suggerisce un altro interrogativo: mostrarsi più forti pressando alti per buona parte della gara (non i soliti primi 20 minuti) ed imporre il proprio gioco, o speculare ancora su difesa e contropiede a palla lunga? Infine il ciclo si chiuderà con la Virtus, ancora allo "Iacovone", contro chi all'andata infilò tre gol agli ionici forse al paradossale culmine della migliore prestazione in fase di possesso degli uomini di Capuano. Un'onta da lavare. Nove punti in palio: il bottino pieno significherebbe salvezza sicura e fors'anche un viatico per i play-off. Ma anche tra i 6 e i 7 punti l'ipoteca sarebbe solida rispetto alle ambizioni. Tanta roba per non provarci, per non tentare quel guizzo rimasto sopito da gennaio ad oggi. La squadra si prepara, le rotazioni saranno fondamentali e probabilmente l'unico indisponibile sarà Crecco. Le rifiniture di oggi e domani forniranno un quadro più chiaro. Poi "l'uomo solo" deciderà: in fondo è questo che distingue un leader normale da uno "special one" della categoria.
Fonte: Quotidiano di Puglia