
foto Luca Barone
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Quotidiano di Puglia |
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Il Taranto corre e suda in vista del match contro il Picerno in programma domenica allo Iacovone: uno snodo cruciale per i rossoblù in chiave-permanenza diretta, obiettivo stagionale ribadito a più riprese dalla proprietà. I playoff, per il momento, sono soltanto una suggestione nonostante gli spareggi promozione siano più vicini rispetto alla zona playout, ma la prerogativa resta la permanenza diretta nella categoria.
È forte la volontà di tornare al gol: Capuano è a lavoro per cercare le giuste soluzioni, anche se il problema in sé non è soltanto attribuibile al periodo-no dei centravanti presenti in organico. Ciò che il Taranto sta patendo, nel corso dell'ultimo periodo, è l'assenza di un regista capace di dettare i tempi di gioco oltre che di impostare la manovra offensiva: in sintesi, ciò che lo scorso anno, seppur non a ritmi costanti, faceva Di Gennaro.
Eloquente la dinamica accaduta sabato: deludente la prestazione di Labriola, sostituito tra primo e secondo tempo, ma neppure Provenzano è riuscito a cambiare l'inerzia della sfida. «Valerio non stava facendo bene - ha dichiarato il tecnico qualche giorno fa - ma chi lo ha sostituito non è che abbia fatto meglio». Il periodo di difficoltà, di conseguenza, è anche da associarsi ai registi presenti attualmente in rosa che non stanno riuscendo a fare la differenza. Molto meglio Mazza, ma si tratta, comunque, di un giovane adattato nel ruolo di play essendo lui, principalmente, una mezzala. In ogni caso, le soluzioni in quella determinata zona di campo sono poche e, a otto giornate dal termine del campionato, pensare a uno stravolgimento tra gli interpreti diventa abbastanza improbabile anche perché molti dei centrocampisti giunti tra gennaio e febbraio, su tutti Finocchi e Fontana, profili più di quantità che di qualità, non hanno neppure ancora esordito con la casacca rossoblù. Sussiste il problema in regia, ma anche negli undici 16 metri la manovra d'attacco del Taranto sembra ingolfarsi.
Tra i profili offensivi maggiormente utilizzati, l'unico che sembra vivere un periodo di forma importante è Bifulco: superate le difficoltà legate ai diversi mesi trascorsi ai box nel corso della sua precedente esperienza a Padova, il fantasista campano punta a sbloccarsi quanto prima e a caricarsi sulle spalle il peso dell'attacco della formazione rossoblù. L'intoppo riguarda il partner, malgrado nelle gerarchie attuali sia Tommasini a essere nettamente in vantaggio rispetto a Semprini, Nocciolini e Rossetti i quali, per svariate ragioni, non sono ancora riusciti a ritagliarsi uno spazio importante. Scarseggia il tempo soprattutto per gli ultimi due: entrambi in prestito, appare difficile a oggi ipotizzare un loro riscatto a fine stagione, ma il calcio è imprevedibile e in questi (quasi) due mesi può succedere di tutto. La prerogativa principale, al momento, è trovare le giuste contromisure per viaggiare, senza patemi d'animo, verso la meta salvezza.
Fonte: Quotidiano di Puglia