GIOIELLA PRISMA TARANTO

Mastrangelo: ''Avanti Taranto regalaci la salvezza''

Le parole di Gigi Mastrangelo al Corriere dello Sport

foto - sportmenews -

   Corriere dello Sport

08 Marzo 2023 - 14:30
RASSEGNA STAMPA
Articolo tratto da Corriere dello Sport

Bronzo a Sydney 2000, argento ad Atene 2004 e ancora bronzo a Londra 2012. Alle medaglie (e non solo) conquistate in azzurro, Luigi Mastrangelo può aggiungere diversi trofei con le sue squadre di club come Cuneo e Roma. L’ex centrale, nato a Mottola, è un cuore rossoblu e domenica sarà in prima fila a tifare Taranto, che a Milano si giocherà la permanenza in Superlega.

Mastrangelo, a Milano che confronto sarà?
«Non va dato nulla di scontato. Di Pinto sta lavorando bene come ho avuto modo di vedere in altre occasioni. Qualche volta Taranto fa fatica a recuperare punti quando è sotto, ma comunque ha tutto per vincere questa partita. Le possibilità rimangono alte: io continuo a fare il tifo per Taranto, perché sono molto legato a questa società e perché la città merita questa salvezza».

Quale opinione ha del percorso seguito dal sestetto ionico?
«Secondo me è una squadra ben costruita con un mix di esperti e meno esperti. Con qualcuno ho anche giocato quando era più giovane (Antonov a Cuneo nel 2013/14), poi è chiaro che le partite vanno giocate, cercando di sbagliare il meno possibile».

Nel 2008-09 era parte della rosa del club, che però si chiamava Stamplast Martina: quali ricordi ha?
«Fu una grande annata, perché raggiungemmo una tranquilla salvezza. Un giorno mi piacerebbe tanto vedere Taranto tra le prime cinque o sei squadre d’Italia. Se così fosse sono convinto che la capienza del PalaMazzola non sarebbe sufficiente».

Lei conosce bene il presidente Tonio Bongiovanni: ci racconta come sta vivendo questo difficile momento?
«Come li ha sempre vissuti in passato e cioè con grande tensione, anche perché ha sempre messo grande attenzione in ciò che fa. Mette anche la giusta pressione a tutti ed è un bene. Inoltre guarda sempre le stati- che dei giocatori. Ai miei tempi chiedeva sempre: “Ma Mastrangelo quanti muri vincenti ha?”. poi si accorgeva che fossero sempre sette, otto e si tranquillizzava».

Come valuta il campionato che sta per concludersi?
«Perugia ha fatto un campiona to incredibile, eppure ha perso in Final Four che ho avuto modo di seguire e in quell’occasione mi ha stupito molto Piacenza. Con l’arrivo di Botti, gli emiliani hanno fatto molto bene. Mi è dispiaciuto per Bernardi, che rimane uno dei nomi più importanti del volley italiano, ma sono situazioni che possono capitare».

Vi è qualche giocatore italiano o meno che l’ha favorevolmente colpita?
«Seguo da vicino tutti gli italiani, soprattutto quelli che sono in azzurro, con De Giorgi, hanno conquistato il titolo mondiale. Se debbo fare un nome, però, direi Semeniuk, lo schiacciato- re di Perugia. A me, però, interessano più gli italiani, per- ché devono aiutarci ad arriva- re all’oro olimpico che ci manca da sempre».

Non è più sul campo da qualche anno, ma quanta voglia avrebbe di giocare?
«Tanta. Quando ho visto le finali di Coppa Italia, avevo una voglia matta di scendere in campo. Più guardo le partite dal vivo e più mi sento male».

Fonte: Corriere dello Sport - Giuseppe Di Cera



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