
Foto Roberto Orlando
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Quotidiano di Puglia |
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Superato lo scoglio delle due partite consecutive in trasferta (un punto su sei in cascina, ma il gol non convalidato a Labriola grida ancora vendetta), il Taranto prepara il ritorno allo Iacovone: nella propria dimora, la formazione di Capuano sta gettando le basi per centrare la permanenza in C. Finora, tra le mura amiche, sono arrivati 26 punti, frutto di sette vittorie, cinque pareggi e di due sole sconfitte: sotto l'attuale gestione, l'unica formazione capace di portare via il massimo dallo Ionio è stata il Giugliano, seppur nell'extra-time. L'obiettivo, malgrado un girone di ritorno fin qui non a ritmi trascendentali (dieci punti conquistati in undici partite), è pressoché vicino: un +5 sulla zona playout a otto gare dal termine non è del tutto rassicurante, ma fa sì che il destino sia ben saldo nelle mani dei rossoblù.
La tendenza interna, quindi, dovrà assolutamente essere confermata a partire dal match contro il Picerno in programma domenica allo Iacovone (ore 17.30): non è una gara dal pedigree storico importante, ma negli ultimi anni le due società si sono contese il salto in Serie C generando anche qualche "stoccata" reciproca. Nella partita d'andata, inoltre, non fu assegnato al Taranto un calcio di rigore abbastanza netto (dalle immagini) che, se trasformato, avrebbe potuto evitare ai rossoblù il ko. Gli ionici giungeranno all'appuntamento immersi in un inspiegabile limbo: difesa e attacco coincidono tra loro soltanto per le cifre che, però, tradotte mettono in risalto valori diametralmente opposti. Cinque reti incassate nelle ultime 14 partite certificano che la tenuta difensiva ionica è tra le migliori dell'intero panorama della Lega Pro: segnare al Taranto non è un'impresa, ma senz'altro è complesso.
D'altra parte, però, la compagine di Capuano ha realizzato un solo gol nelle ultime undici uscite ed è un dato che va migliorato il prima possibile per evitare patemi d'animo verso il raggiungimento dell'obiettivo. Il tecnico lo sa e potrebbe studiare soluzioni alternative per sbloccare l'attuale impasse: fondamentale, a tal proposito, saranno le giuste linee lì in avanti. Difficile che vengano "smontate" le idee iniziali: nel comparto offensivo a due, per il momento, si andrà avanti con il fantasista, rappresentato da Bifulco, il profilo con caratteristiche maggiormente d'estro, e un centravanti a lui complementare, bravo nel gioco aereo e nell'attaccare la profondità. Le gerarchie, in tal senso, sembrano abbastanza chiare: Tommasini, al momento, sembra offrire più garanzie in merito, ma tutto può ancora succedere. Non convince, invece, la manovra d'attacco con le due punte di ruolo, ma questo è un "limite" che ha contraddistinto il percorso del Taranto sin dalle battute iniziali e neppure con i volti nuovi giunti in riva allo Ionio nel mese di gennaio la situazione, al momento, è migliorata. D'altronde, nella conferenza stampa post-Cerignola, Capuano fu categorico nel sottolineare quanto importante fosse la presenza di un calciatore del calibro di Bifulco arrivato a Taranto per sostituire Guida, girato in prestito alla Turris.
Intanto, la Lega Pro, nel corso delle scorse ore, ha definito quelle che saranno le date relative a playoff e playout una volta che la stagione regolare sarà terminata. Il 23 aprile è fissata la deadline, poi una settimana più tardi (30 aprile) spazio al primo turno degli spareggi promozione. Per quel che riguarda gli incroci per evitare la Serie D, invece, le partite (con la formula andata/ritorno) sono fissate per il 6 il 13 maggio. Il Taranto, naturalmente, spera di evitare i playout e di mantenere la categoria direttamente e senza correre rischi, ma considerando la classifica attuale, numeri alla mano, un pensierino agli spareggi playoff è assolutamente alla portata degli ionici. Ma per ora è solo una suggestione.
Fonte: Quotidiano di Puglia