
Foto Luca Barone
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Quotidiano di Puglia |
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«A me interessa solo
il risultato, chi vuole lo spettacolo può andare al circo». A
suo modo il tecnico della formazione rossoblù, Eziolino
Capuano, ha tratteggiato con
enfasi la vittoria sul Latina,
che premia gli sforzi emotivi
della sua squadra, migliora la
classifica e lascia il Taranto in
piena sintonia con l’obiettivo
salvezza, un target che proprio il trainer (saggiamente)
rimodulò al suo arrivo dopo i
proclami estivi della società.
Le dichiarazioni dell’allenatore hanno toccato molti
aspetti, dal gioco alle sostituzioni, dai numeri alla psiche
del suo gruppo, innalzando a
nemici chi aveva detto o scritto cose sgradite sulla perdurante sterilità offensiva del
Taranto, sulla scarsa brillantezza del gioco nelle gare del
girone di ritorno e molto altro. Qualche settimana prima
erano gli arbitri i nemici, verrebbe da dire a giusta ragione
in qualche circostanza (rigori
generosi concessi agli avversari).
Fa bene Capuano a trovare nuove motivazioni ai
suoi ragazzi, fossero pure nemici immaginari. Gli stimoli
non sono mai troppi e servono a tenere alta la concentrazione, la fame, la rabbia agonistica.
A dodici partite dalla fine
della stagione, mancano 8/10
punti alla permanenza tranquilla nella categoria, uno
score alla portata ma che richiede, appunto, una tensione da non perdere mai. Il ritorno alla vittoria, arrivata
nel finale, inietta fiducia, voglia di rivincita sui nemici di
cui sopra e scacciano qualche
fantasma fastidioso, come
quella carenza da gol che aveva messo addosso pesantezza
e fatica sui calciatori. «Ci siamo sbloccati, da adesso sarà
più facile», ha detto sempre
Capuano.
Ma dietro un risultato c’è sempre un’analisi a
mente fredda e qualche spunto da cogliere, per il futuro
prossimo per esempio. Perché il Taranto dopo il mercato di gennaio è uscito modificato profondamente specie in
due reparti: centrocampo e attacco. In mediana ci sono alternative tutte ancora da allineare agli schemi del tecnico.
Crecco può fare l’esterno o
l’interno ed è parso chiaro
che abbia bisogno di assimilare concetti e sviluppare energie fisiche dopo aver giocato
poco negli ultimi mesi. Citarella non si è ancora visto neppure qualche minuto, mentre
il recupero graduale di Diaby,
se reggerà fisicamente, sarà il
vero colpo. Perché sia pur tra
mille errori tecnici e giocate
non sempre con i tempi giusti, l’ivoriano ha fisicità, strappi e mordente tali da fare la
differenza alle dimensioni
della C.
Ancor di più sarà interessante monitorare il lavoro di
Capuano sul reparto d’attacco, dove le rotazioni sono continue. Le coppie scelte di volta
in volta variano sempre, anche a partita in corso. Dai più
tecnici Semprini e Nocciolini,
ai più muscolari Tommasini
e Rossetti, con la variabile Bifulco, un esterno offensivo
adattato a seconda punta ed
assente a sorpresa con il Latina per motivi fisici (si suppone). Qui il trainer dovrà trovare la quadra giusta, non tanto
per una estetica del gioco
(quella rientra nei gusti soggettivi), quanto per l’efficacia
della manovra e per dare sfogo all’ossessione del risultato,
che di solito passa dai gol degli attaccanti.
Fonte: Quotidiano di Puglia