VERSO TARANTO-GELBISON

Gelbison, Granata: ''A Taranto grande esperienza, non ho nulla da dimostrare. Sarà una partita dura''

Intervista al difensore dei campani, in rossoblù da luglio 2021 a dicembre 2022
   Cosimo Palumbo

26 Gennaio 2023 - 17:15

Tempo di lettura: 3 minuti

Dopo una stagione e mezzo con la maglia del Taranto addosso, Antonio Granata tornerà per la prima volta da ex allo “Iacovone”. Il difensore, infatti, dopo aver rescisso con gli jonici lo scorso dicembre, si è accasato alla Gelbison di De Sanzo, formazione che, alle ore 17:30 di domenica, affronterà il Taranto per la 24a giornata di Serie C/C. Per l’occasione, la redazione di MondoRossoBlù.it ha intervistato l’ex di turno.

Sei arrivato a Taranto all’inizio della stagione 2021/2022, poi a dicembre c’è stato l’addio. Che esperienza è stata per te?
“E’ stata una grande esperienza. Ringrazio il direttore Montervino e mister Laterza per l’opportunità, sono felice di aver giocato a Taranto l’anno del ritorno in Serie C, spero di aver ripagato con la salvezza che abbiamo ottenuto. Ho avuto la fortuna di vedere il tifo tarantino che è meraviglioso. Quest’anno, invece, non è andata al meglio, siamo professionisti e dobbiamo adattarci. Il calcio va così”.

Montervino e Laterza, due persone a cui devi molto, quindi.
“Si, sono state persone che mi hanno dato tanto e le ho anche ringraziate, è il minimo che potessi fare. Mi hanno dato la possibilità di arrivare e di poter dimostrare”.

Quest’anno, invece, l’andazzo, rispetto alla stagione precedente è stato differente. Prima Di Costanzo, poi Capuano e la rescissione. Come mai la scelta di andar via?
“Il calcio è così, ognuno ha le proprie idee e vanno rispettate. Per me il pensiero è sempre stato lo stesso: dare il proprio meglio in campo. Poi ci sono le idee e quelle, appunto, vanno rispettate”.

Da svincolato ci sei rimasto poco, poi è arrivata la Gelbison che ti ha dato la possibilità di proseguire ancora in Serie C. Com’è stato l’impatto con il nuovo club?
“Molto positivo, mi sono adattato subito e il gruppo è compatto. Ho avuto la fortuna di approdare in una società sana con dei valori, la speranza è quella di salvarci il prima possibile. Ringrazio il presidente, il direttore, l’allenatore, lo staff e i compagni per l’opportunità”.

Siete reduci dal successo contro la Virtus Francavilla e la classifica al momento vi vede fuori dai playout e ad appena tre lunghezze dai playoff. Ci pensate ogni tanto al poter raggiungere qualcosa di più della salvezza?
“Lo spero ma sarà il tempo a dirlo. La classifica è molto corta, dal quarto posto in poi non c’è tanto distacco, adesso è complicato capire se si può realmente ambire ai playoff o meno. Noi, ovviamente, proveremo sempre a portare a casa il massimo risultato”.

Rispetto all’anno scorso, che Girone C è quello attuale?
“A parte Catanzaro, Crotone e Pescara, questo è un campionato in cui le squadre sono molto vicine, è abbastanza equilibrato. Anche l’anno scorso ci fu un certo distacco tra le prime e tutto il resto, sono due annate comunque simili”.

Domenica tornerai da ex allo “Iacovone” contro una squadra e contro del calciatori che conosci benissimo. 
“Ho una grande stima dei miei vecchi compagni, alcuni però non li conosco in quanto sono arrivati dopo. Sono stato molto bene con loro, gli auguro il meglio possibile. Spero che il Taranto possa fare bene, soprattutto per i tifosi e per la città”.

Voi in trasferta non vincete dal 15 ottobre, il Taranto in casa sta costruendo il proprio campionato. Che partita sarà?
“Sarà una partita molto dura, contro il Taranto è cosi. Vedremo poi anche in base a come entrambe le parti imposteranno la gara, ma sicuramente sarà dura”.

Da parte tua ci sarà la voglia di dimostrare qualcosa?
“No, nulla. Penso di aver dimostrato sempre in campo cercando di dare il massimo. Per me è importante la maglia sudata a fine partita, il resto non conta”.

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