RASSEGNA STAMPA
Articolo tratto da
Quotidiano di Puglia
«Il centrodestra offra un contributo, oltre le inutili polemiche contro la città». Il preoccupante ritardo sul definitivo via libera del governo alle risorse destinate ai Giochi del Mediterraneo del 2026, già stanziate a marzo 2022 ma ancora bloccate, è diventato da settimane motivo di scontro politico, curiosamente però alimentato proprio da quel centrodestra che è opposizione a Taranto ed esecutivo a Roma.
Le parole dell'assessore allo Sport Gianni Azzaro suonano quindi come un preciso atto di accusa, dal momento che l'attesa firma sul Dpcm che sbloccherebbe il finanziamento da 150 milioni di euro (deliberato in commissione Bilancio del Senato, con un emendamento al decreto Sostegni Ter) non arriva.
Da Lega e Forza Italia, invece, sono arrivate soltanto delle suggestioni: dal presunto «scippo» dell'evento a favore di Bari, alla sbandierata necessità di un «commissario» che porti avanti il masterplan per la realizzazione degli impianti. «È la schizofrenia del centrodestra ionico, dal quale fino a oggi non abbiamo ricevuto nemmeno un cenno di supporto rispetto alla mole di attività che, come comunità, siamo chiamati a svolgere per questo evento - ha attaccato Azzaro -: più facile diffondere notizie prive di fondamento, come l'assurda ipotesi di uno scippo dei Giochi da parte di Bari, che farsi parte diligente e premere affinché da Roma arrivino le risorse già appostate, affinché venga firmato quel benedetto decreto che ci trasferirà 150 milioni di euro».
L'assessore ha sottolineato che «al nostro impegno su progetti e finanziamenti per i nuovi impianti, alla nostra inarrestabile volontà di definire un futuro diverso per la città attraverso i Giochi del Mediterraneo, c'è una parte politica ben definita, oggi al Governo, che oppone un tifo sfegatato per il fallimento di questo ambizioso progetto».
Poi, l'affondo: «Se il centrodestra intende interpretare così il suo ruolo di governo, non possiamo aspettarci nulla di buono. Non speravamo certo in un'accelerazione dell'iter, al cambio di esecutivo, ma non avremmo immaginato addirittura questa brusca frenata che, purtroppo, sta creando numerosi problemi al lavoro del comitato organizzatore. Problemi che si aggiungono a quelli creati dallo scioglimento anticipato, otto mesi di amministrazione persi anche per colpa di molti consiglieri di centrodestra. Servirebbe, invece, che proprio il centrodestra mettesse da parte la retorica da campagna elettorale permanente e si concentrasse sui bisogni dei cittadini: che voglia dire preoccuparsi del costo di energia e carburanti, oppure di finalizzare risorse che altri governi hanno rintracciato con lungimiranza, è arrivato per loro il momento delle decisioni».
Infine, Azzaro lancia la sfida: «Noi continueremo a lavorare sui progetti, sulle previsioni del masterplan dei Giochi, sulle linee di finanziamento perché la responsabilità di decidere per il bene dei cittadini ce la siamo presa in tempi non sospetti. Da loro ci aspettiamo che smettano di badare al consenso e guardino all'interesse diffuso del territorio, evitando di remarvi contro».
Anche il sindaco Rinaldo Melucci era intervenuto a fine dicembre per stoppare quelle che ha definito «stucchevoli speculazioni», invitando le forze di opposizione «ad un maggiore senso di responsabilità per non danneggiare il territorio per ragioni di mera propaganda politica». In un altro passaggio, Melucci spiegò che «se i 150 milioni già garantiti dal governo ed i 50 milioni promessi dalla Regione, insieme con le partnership private a cui si sta lavorando, non dovessero risultare del tutto sufficienti, l'amministrazione è già in intesa con tutti gli stakeholder istituzionali che non verranno limitati in alcun modo i progetti dell'entitling city (la città ospitante, ndc) e che si interverrà eventualmente sulla lista di impianti sussidiari, localizzati altrove nel piano originale. Nessuno può scippare i Giochi a Taranto».
Fonte: Quotidiano di Puglia