
Foto Luca Barone
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Maurizio Calò |
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C'erano grosse insidie e preoccupazioni per la trasferta di Messina. Il Taranto, invece, ha smentito tutti gli scettici. Si pensava alla classica buccia di banana che si poteva incontrare e che rischiava di far scivolare i rossoblù. La compagine di Ezio Capuano, tuttavia, non ha tradito le attese. Ha giocato rispettando l'avversario e con la giusta cattiveria pur sapendo di incontrare una squadra avversaria in palese difficoltà sia da un punto di vista fisico che da un punto di vista mentale.
Il Taranto non è sceso in campo con presunzione ma ha saputo subito aggredire l'avversario e colpirlo come sempre chirurgicamente approfittando degli episodi a disposizione e sfruttandoli alla grande. Grazie ad uno schieramento tattico con una sola punta e con un centrocampo più folto, i rossoblù hanno impresso al match subito ritmo e dinamicità e non difesa ad oltranza come poteva presagire lo schieramento suddetto. L'idea di inserire Antonio Romano davanti a Tommasini come unico punto di riferimento in avanti non ha dato punti di riferimento alla difesa del Messina creando spesso affanni alla retroguardia peloritana e creando nella fase di non possesso un vero e proprio muro. Anche se, ad onor del vero, il Messina è stato davvero poca cosa in avanti.
Il Taranto, oramai, sembra una macchina ben fatta e che va senza intoppi pur essendo consapevoli che non si è fatto ancora nulla e che la strada da intraprendere per l'obiettivo salvezza è ancora lunga e tortuosa. Poi realisticamente si faranno i conti e si vedrà dove potrà arrivare questa squadra. E questo bilancio potrà essere fatto solo dopo la partita di venerdi sera contro il Monopoli.
Il palese livellamento verso il basso di questo campionato indurrebbe a pensare ad un qualcosa che si potrebbe ottenere. E quel qualcosa in più significa play off. L'anno scorso, pur con una squadra più competitiva di questa di quest'anno, l'obiettivo suddetto non è stato raggiunto a causa, di fatto, di un mancato rafforzamento della rosa a dispetto di quello che hanno fatto le altre avversarie con un sostanziale nulla di fatto nel mercato di gennaio 2022. Tutto ciò ha fatto notevolmente storcere naso e bocca a tanti tifosi rossoblù. Non è un caso che invece di osare, pur nelle difficoltà e nella competitività della scorsa stagione, si è addirittura rischiato il peggio. E sappiamo tutti come è andata. Una salvezza raggiunta nelle ultime giornate. E, forse, si poteva fare di più
Ora sarebbe il caso di fare quel qualcosa in più che questo gruppo meriterebbe. Dovrà essere inevitabilmente la società a dare un segnale. La squadra ha bisogno di essere notevolmente rinforzata soprattutto a centrocampo ( manca qualità ed esperienza) e in attacco ( a parte Tommasini che finalmente sta dando segnali di affidabilità). Con Raicevic e Panattoni out e Saveriano Infantino sul punto di partenza occorrerebbe prendere almeno due attaccanti che sappiano dare una mano a Tommasini e a Guida sia nelle rotazioni sia come contributo in zona gol. In attesa di ritrovare assolutamente la qualità e i guizzi nonchè i gol proprio di Michele Guida dopo un inizio promettente.
Osare non costa nulla. La salvezza dovrà essere la stella polare primaria senza se senza ma da raggiungere con umiltà e sacrificio senza arroganza tattica. Poi chissà. L'appetito, se continuerà cosi, potrà venire davvero mangiando.