TARANTO FC

Taranto, e se i play off non fossero una chimera?

Dopo la gara con il Crotone i rossoblù sembrano un'altra squadra

Foto Luca Barone

   Maurizio Calò

14 Dicembre 2022 - 17:30

Tempo di lettura: 3 minuti

Sembra davvero esserci un Taranto pre Crotone e un Taranto post Crotone. O meglio, un Taranto post Avellino e pre Avellino. Quella partita del Partenio ha segnato probabilmente il punto davvero più basso del campionato del Taranto. Al ritorno dalla trasferta in terra irpina l'ambiente rossoblù era decisamente triste, preoccupato e pieno di incognite e, di conseguenza, con il morale sotto terra. Si era ad un bivio. Sprofondare sempre di più o reagire e far vedere la valenza di questo gruppo se non da un punto di vista tecnico sicuramente da quello morale e temperamentale.

Ezio Capuano, da questo punto di vista, ha già dimostrato in molte circostanza di saper toccare i punti giusti, il cuore dei giocatori al di là del lato tecnico. Il tecnico salernitano si è fatto molto sentire, ha usato il bastone al momento giusto probabilmente toccando l'orgoglio anche dei giocatori specie di quelli più di esperienza che erano davvero mancati in questo campionato non solo per guai fisici. Si è visto subito nell'improba partita contro il Crotone un altro Taranto. E non è un caso. E li è ripartito un nuovo Taranto, convinto, determinato e compatto. Quella compattezza che era l'arma vera di questa squadra e che si era letteralmente persa tra Francavilla Fontana e Avellino. 

Dopo la bella figura contro il Crotone è arrivato il meritato squillo di Pescara che ha definitivamente fatto uscire il Taranto da un mood negativo sia mentalmente che fisicamente. Un Taranto deciso e determinato che ha sorpreso gli adriatici seppur in un momento difficile per loro e che ha meravigliato tutti gli addetti ai lavori e che ha denotato una maturità molto forte quasi insperata. Lo stesso Capuano, forse, sarà rimasto sorpreso. L'aver ritrovato Tommasini in zona gol, l'aver chiuso nuovamente la saracinesca in difesa, l'aver ritrovato Provenzano per la sua esperienza e qualità al netto del nuovo ko di Diaby hanno ridato entusiasmo e fiducia. E il tutto si è confermato nella sfida contro il Monterosi. Le solite armi del Taranto. Difesa ferrea e sfruttamento dei pochi episodi creati. La certezza di Tommasini e Antonini sempre più leader.

Chissà che tutto questo non possa portare a quel sogno che il presidente Giove con molta chiarezza disse durante la presentazione della stagione alla fine di maggio di quest'anno. Ovvero il piazzamento nei play off. Sognare non costa nulla al netto di un campionato decisamente livellato verso il basso a dispetto di quelle che erano le prospettive della vigilia. Certo ci vorrà un mercato intelligente e importante in certi reparti per rinforzare di più rispetto alla passata stagione una rosa sicuramente con dei limiti ma, forse, anche, con grandi margini di miglioramento.

Ultima chiosa sul pubblico. Ancora una volta uno Iacovone di fatto semi deserto al netto dell'abbassamento dei prezzi dei biglietti da parte della società rossoblù. Fermo restando il sacrosanto diritto da parte di chiunque a fare ciò che si vuole, forse davvero per come erano le premesse di questa stagione, i giocatori meriterebbero uno stadio più pieno che sappia trascinare come sa fare anche meglio di certe altre piazze.

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