AVELLINO-TARANTO 4-0

Diaby il migliore, male Evangelisti e Guida

Le pagelle di Avellino-Taranto
   Cosimo Palumbo

27 Novembre 2022 - 17:30

Tempo di lettura: 3 minuti

Vannucchi, 5: quattro reti pesano. Non ha colpe sulle prime tre, mentre sulla quarta si lascia sorprendere da Murano sul proprio palo.
Evangelisti, 4,5: gara faticosa per il difensore jonico. Va in tilt con Russo tanto da atterrarlo ingenuamente in area di rigore causando il secondo rigore dei biancoverdi. Inoltre si perde Casarini in occasione della terza rete e in seguito lascia troppo spazio a Murano.
Antonini, 5.5: l’Avellino davanti presenta giocatori importanti in grado di metterlo in difficoltà. Fa quel che può ma commette anche qualche leggerezza.
Manetta, 5,5: sfiora la rete nella ripresa, ci mette esperienza ma poi viene assorbito dalle difficoltà complessive del reparto (83’ Granata s.v.).
Mastromonaco, 6: solita volontà e solito impegno, uno dei pochi salvabili.
Romano A. 5,5: rientra dopo un periodo di stop, non è al meglio e si vede. Non riesce a dare il suo contributo, ma resta un rientro importante in vista delle prossime gare (Dal 60’ Tommasini, 5,5: Capuano lo lancia con la speranza di ottenere una svolta sul fronte offensivo, ma nulla da fare).
Labriola, 5,5: prova a dare ordine ma sbaglia anche più di qualche pallone, soprattutto quando deve verticalizzare (83’ Romano G. s.v.).
Diaby, 6,5: il migliore dei rossoblù. C’è e si fa sentire. Nel primo tempo sfiora anche la rete con un ottimo inserimento. Nella ripresa si rende protagonista della giocata che propizia l’occasione di Manetta. Nonostante fisicamente non dia le più totali garanzie, è un elemento imprescindibile. (76’ Mazza s.v.)
Ferrara, 6: non eccelle ma fa il suo, in attacco si vede poco, meglio in fase difensiva.
Guida, 4,5. Dove è finito il calciatore ammirato a inizio stagione? Continua il lungo momento no dell’attaccante, che fatica ad uscire dal limbo. Da un suo passaggio errato parte il pericoloso contropiede che ha causato la punizione da cui è nato il primo rigore. In avanti non si vede, non basta la conclusione nel finale ben parata da Pane.
La Monica, 5: a causa del tocco di braccio che scaturisce il rigore nel primo tempo, si vede più nell’area rossoblù che in quella avversaria. Impalpabile.

Capuano, 5,5: nei primi quarantacinque minuti la squadra non sfigura. Nella ripresa, invece, la musica cambia. Inserire un altro attaccante come Tommasini non dà i frutti sperati, ma al momento più di così non si può fare, la squadra ha evidenti limiti. Espulsione evitabile, a prescindere dalla scelta del direttore di gara.

Avellino, 6: i biancoverdi tornano a vincere dopo più di un mese (ultimo successo il 22 ottobre contro la Virtus Francavilla). La squadra di Rastelli tiene bene dietro e gioca bene in avanti, mandando in difficoltà la difesa rossoblù. Considerando le problematiche del Taranto, però, è presto per parlare di crisi passata. In evidenza Russo, il migliore dei suoi.

Arbitro, Sfira di Pordenone, 5: il primo rigore ci può anche stare, ma il secondo lascia più di qualche dubbio.

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