Attacco cercasi. E' questa l'espressione che da più parti si sente dire, si sente tra i tifosi. La sconfitta di Francavilla Fontana contro la Virtus, rabberciata e fortemente in difficoltà, è dura da digerire considerando le numerose palle gol avute nel secondo tempo. L'entrata di Guida ha dato brio e imprevedibilità alla manovra rossoblù ma come terminale offensivo è stata piuttosto lampante ( ancora una volta) l'assenza di un bomber vero che possa concretizzare quelle occasioni che la squadra di Capuano riesce a produrre.

Paradossalmente proprio in questa sfida dove il Taranto subisce tre reti in altrettante uniche vere azioni della Virtus Francavilla, si è creato molto di più che in altrettante sfide dove davvero poche volte i rossoblù si erano affacciati davanti al portiere avversario sfruttando, semmai, qualche episodio in maniera chirurgica ma mai continua. Se poi si perde anche compattezza e non si riescono a concretizzare le palle gol tutto diventa più difficile. La cronica sterilità offensiva sta diventando un grosso problema. E a lungo andare questo davvero può causare problemi ad una squadra che dovrà lottare molto per mantenere questa categoria. E si badi bene. E' bene pensare a quest'obiettivo e la partita di ieri, seppur con qualche buon segnale sul piano della manovra, insegna molto.

Il Taranto ha il peggior attacco del campionato. E' un dato certo e inoppugnabile che va analizzato a fondo e che deve far interrogare molto la società che quest'estate ha deciso di fare a meno di gente come Giovinco e Saraniti per affidarsi ad attaccanti che non riescono nemmeno a mettersi nelle condizioni di poter realizzare. Un problema serio che può inficiare il futuro del Taranto in questo campionato. Nascondersi dietro al "abbiamo creato tanto ma siamo stati sfortunati" non regge. Si deve fare qualcosa se vuole il bene del Taranto e arrivare alla salvezza. Vero obiettivo che può concretamente raggiungere questa squadra.