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Quotidiano di Puglia |
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I tempi stretti, tre anni, per la
progettazione e la costruzione degli impianti sportivi che ospiteranno i
Giochi del Mediterraneo a Taranto a giugno 2026, non preoccupano Davide
Tizzano, presidente del comitato internazionale della manifestazione
(Cijm), ex azzurro di canottaggio, bicampione olimpico con l'oro a Seul
1988 e ad Atlanta 1996.
Nè lo
impensieriscono le risorse, che, seppur deliberate (150 milioni di
euro), non sono ancora materialmente disponibili. «La partenza di
quest'assemblea - dice Tizzano, che ieri era al circolo ufficiali della
Marina per l'assemblea, delegati in sala e coreografia di 26 bandiere
sul palco della presidenza - vuole marcare un tabellino di marcia che ci
vedrà impegnati nei prossimi quattro anni. Il mio impegno è quello di
coinvolgere al massimo le istituzioni per velocizzare il più possibile.
Noi veniamo da un'esperienza in Algeria dove, a due anni dai Giochi, non
c'era niente e ad un anno dai Giochi c'era metà».
Nei
mesi scorsi, infatti, la città algerina di Orano, da cui Taranto ha
ricevuto la bandiera come staffetta, ha ospitato la diciannovesima
edizione dell'evento.
In Algeria,
osserva Tizzano, «abbiamo fatto una bella esperienza di ritardo, così
come è stato per i Giochi delle Universiadi a Napoli, dove io ero
direttore sport e sono entrato in carica a 150 giorni dalla cerimonia di
apertura. Potete immaginare quindi. Quattro anni per me è una
passeggiata di salute» afferma Tizzano a proposito del tempo che c'è a
disposizione a Taranto. E nei quattro anni ingloba il 2026, anche se la
prima parte di quest'anno dovrebbe vedere gli impianti già finiti per
svolgere i test eventi.
«Non
sottovalutiamo nulla. Chiaramente - evidenzia Tizzano - saremo elastici.
Se alcuni impianti non saranno pronti, vuol dire che cambieremo il
programma tecnico. Non è che impazziamo».
Nodo risorse. Che è doppio come vedremo.
Un
emendamento parlamentare presentato a marzo in commissione Bilancio al
Senato al decreto Sostegni Ter ha previsto per Taranto 150 milioni di
euro affinchè possa organizzare i Giochi.
Sono
risorse per costruire e ristrutturare l'impiantistica ma non s'è visto
ancora nulla perchè si attende un decreto della presidenza del Consiglio
dei ministri. A ciò si aggiunga che l'iniziale master plan dei Giochi
viaggiava sui 280 milioni di fabbisogno ed Asset Puglia adesso stima che
ai 150 del Sostegni Ter bisognerà aggiungerne un altro centinaio. Che
peró non ci sono.
Nemmeno come individuazione di massima. Anche se c'è la volontà, della Regione Puglia soprattutto, di intervenire al riguardo.
«Siamo
qui - rileva nella sua analisi il presidente Tizzano - per iniziare il
cammino che ci porterà ai Giochi del Mediterraneo a Taranto nel 2026 e
sono molto orgoglioso, come italiano e come presidente, dell'accoglienza
che tutte le delegazioni hanno ricevuto e del calore che stiamo
sentendo. Siamo qui proprio per questo: stabilizzare la parte delle
risorse che sono già a bilancio, devono essere solo formalizzate. La
Regione ha già stanziato dei primi fondi e anche il Coni tramite il
Governo».
Si tratta di «un milione e
mezzo circa. Più o meno - spiega il presidente del comitato
internazionale della manifestazione - il Comitato ha già in dotazione
due milioni di euro. Per quanto riguarda la progettazione ci siamo. Ma è
molto importante aver anche inaugurato una sede. Se non c'è una casa,
la famiglia non puó esistere. Il Comune ha messo a disposizione il piano
terra di una bella struttura di circa 150 metri quadrati. E siamo a
Taranto con l'assemblea generale proprio per far partire la macchina
organizzativa. I Giochi del Mediterraneo - rileva il presidente - non
sono solo sport, sono anche immagine di un territorio, di una città, di
un'organizzazione anche politica direi. L'eredità che lasceranno questi
Giochi non sarà solo degli impianti ristrutturati o costruiti come la
piscina olimpionica, il circolo nautico e lo stadio per il calcio e per
gli eventi. Rimane anche un'eredità di organizzazione, una rete di
professionalità che resta sul territori.. .Noi contiamo molto anche sui
volontari - rileva Tizzano - e stiamo avendo una grandissima risposta da
parte delle ragazze e dei ragazzi tarantini. Della città come dei
comuni limitrofi. Abbiamo avuto un surplus di adesioni».
Più
risorse per le Olimpiadi di Milano-Cortina, anch'esse nel 2026, e meno
attenzioni, non solo finanziarie, per i Giochi del Mediterraneo di
Taranto?
«Ma certamente» - risponde il
presidente del comitato internazionale «Le Olimpiadi - aggiunge -
coinvolgono 200 Nazioni, qui sono 26, il taglio é diverso. Sponsor? Noi
non ci muoviamo. Noi siamo la confederazione ed è compito del comitato
locale organizzare ed allestire. A noi spetta controllare e sostenere.
Abbiamo scelto questa data - evidenzia infine Tizzano in riferimento
all'assemblea generale cominciata già l'altro ieri - che sembra lontana
rispetto ai Giochi, ma era fondamentale entrare nella parte emozionale.
Così la città inizia a vivere. Abbiamo avuto molti presidenti di
comitati olimpici, molti segretari generali e capo missione che
normalmente seguono le squadre delle Olimpiadi. È una platea qualificata
che sta dando un feedback molto importante. Sono tutti molto contenti».
Fonte: Quotidiano di Puglia