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Redazione MRB.it |
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"L'unico demerito è stato nella situazione del gol subito nel lasciare la profondità agli avversari, come successo anche in altre occasioni. Poi ci siamo sistemati e anche in 10 avremmo meritato la vittoria e abbiamo avuto parecchie chances di fare il 2-1 e abbiamo fatto scelte sbagliate tentando spesso la soluzione da lontano".
A giudicare da queste parole che aprono l'intervista a MRB.it di Giancarlo Piccirilli sembra che il bicchiere sia mezzo vuoto per la Virtus Calcio Taranto nel pareggio per 1-1 contro My Friends La 106 nell'ottava giornata di Serie A ASI.
Invece è tutto il contrario, perché nel mezzo i delfini sono rimasti in 10 contro 11 per l'espulsione di Collocola e hanno creato più occasioni degli avversari: "Sinceramente mi aspettavo di soffrire di più dal modo in cui mi hanno descritto gli avversari, ma noi abbiamo fatto una grande partita, un gran passo avanti rispetto alle precedenti occasioni. Siamo stati concentrati nelle due fasi e ci siamo aiutati a vicenda in tutte le zone del campo, giocando così difficilmente poi si va a perdere", ha confermato il centrocampista rossoblù.
Il putignanese classe '84 si è distinto giocando praticamente un doppio ruolo nel 4-3-2 o 4-4-1 di mister Palumbo a seconda dello sviluppo dell'azione: "C'era bisogno di una mano in fase di copertura, perciò ho fatto la mezz'ala che sarebbe il mio ruolo e ho dato anche sostegno a Orlando sulla destra. Mi ha aiutato il fatto di aver giocato in più ruoli, anche il terzino destro e sinistro", ha raccontato.
E la scelta tattica è stata azzeccata, perché, come ha spiegato Piccirilli, "Nel calcio se ti difendi solamente prima o poi il gol lo subisci, quindi è meglio attaccare gli avversari e rubare palla stando più alti. Sabato c'è stata la dimostrazione, perché abbiamo reso difficili le azioni d'attacco avversarie e siamo ripartiti in contropiede grazie alla velocità di Jallow".
C'è stato anche un altro fattore impattante nella partita, cioè l'arbitraggio, che non è andato esattamente nella direzione della Virtus, in particolare negli episodi decisivi: "In occasione dell'1-0 non era facile decidere sul fuorigioco o meno, ma possiamo contestare la gestione dei cartellini e delle scelte. Come nell'azione che ha portato alla seconda ammonizione di Collocola in cui l'arbitro avrebbe potuto fischiare fallo per noi. In generale, comunque, penso poco alla prestazione dell'arbitro e molto più a quella della squadra", ha tenuto a sottolineare il centrocampista.
Per lui si tratta della prima esperienza di calcio amatoriale perché fino alla stagione 2020/2021 ha giocato con la Levante Azzurro e da quest'anno è l'allenatore della neonata Real Putignano in Seconda Categoria.
"Essendo allenatore non posso giocare, e non giocherò, nel campionato Figc - ha detto -. Questo mi permette di giocare nella Virtus e divertirmi nelle competizioni ASI", infatti è specificato nel regolamento che un tesserato Figc non atleta (o un portiere) può essere regolarmente schierato nelle squadre amatoriali. Ma come mai proprio a Taranto? "È stato Scarcia che mi ha parlato del progetto della Virtus e mi ha convinto a venire qui", ha svelato il 38enne.
Un progetto che finora ha visto tante difficoltà e lo testimonia l'attuale posizione in classifica, dato che i rossoblù sono terzultimi a quota 5 punti, una posizione che "non meritiamo per il nostro valore - ha sottolineato Piccirilli -. Bisogna solo continuare con l'atteggiamento mostrato sabato a Talsano, per il resto le individualità ci sono e penso a Notorio e Jallow", ha concluso.