GIOIELLA PRISMA TARANTO

Falaschi: ''La prossima Superlega sarà ancora più impegnativa''

Intervista al capitano della Gioiella Prisma Taranto Marco Falaschi

foto Luca Barone

   Fabrizio Giannico

17 Maggio 2022 - 08:30

Tempo di lettura: 4 minuti

Marco Falaschi, palleggiatore e capitano della Gioiella Prisma Taranto; dopo aver rinnovato il contratto con la società ionica, sta svolgendo ora la preparazione con la Nazionale guidata da Fefè De Giorgi.
Nel corso della stagione appena conclusa è diventato punto di riferimento di coach Di Pinto e dell’intero spogliatoio.

Marco per te praticamente nessuna pausa; subito dopo aver concluso i playoff per il 5o posto hai iniziato il ritiro con la nazionale, come sta andando?
“Sta andando bene, la prima settimana eravamo in otto più tutta l’under 22 che dal 20 al 22 maggio disputerà la qualificazione per l’Europeo di categoria. A breve inizierà la seconda fase della preparazione in vista del VNL”.

Ti aspettavi questa convocazione?
“Fefè è stato spesso a Taranto a vedere le nostre partite, sapevo benissimo che veniva a vedere principalmente i giovani. Mi ha detto a più riprese che era contento di quello che stavo facendo e, infine, mi ha chiesto la disponibilità ad aggregarmi al gruppo Azzurro. Ora sono qui, faccio quello che posso con il massimo impegno che ho sempre messo in tutto. Questo è un premio che mi prendo volentieri; a mio avviso più che meritato. Mi godo questi momenti, non mi pesa affatto essere qui; lo faccio con piacere e orgoglio. Mi piace pensare che stia portando i colori di Taranto nel giro azzurro”.

Cosa ti aspetti da questa esperienza?
“Come dicevo prima, sono a disposizione dello staff, tutto quello che arriverà, come ad esempio qualche tappa VNL o i Giochi del Mediterraneo, sono ben accetti. L’obiettivo principale sono i Mondiali ma so benissimo che i palleggiatori sono Giannelli e Sbertoli”.

Stagione appena conclusa: c’è un momento o una partita che ricorderai sempre con piacere?
“Sicuramente la partita con Piacenza, rientravo dal Covid ed era fondamentale fare 3 punti. In quella partita abbiamo messo un bel tassello per la salvezza. Quella partita ha un sapore particolare perché c’era tensione e si sentiva l’importanza della gara. Ho sentito molta pressione ma comunque pressione positiva. Ho sempre creduto in quello che stavamo facendo e ho sempre creduto nella squadra”.

È sicuramente ancora troppo presto per farsi un’idea di quella che sarà la prossima Superlega ma, secondo i rumors di mercato, che tipo di campionato ti aspetti visto che alcuni big stanno lasciando l’Italia e al loro posto ne arriveranno altri?
“I big che lasciano l’Italia saranno comunque rimpiazzati bene. Ci sono dei giocatori nuovi che arriveranno e che sanno il fatto loro. Lo scorso anno la Superlega è stata caratterizzata da un altissimo livello tecnico-tattico ma credo che il prossimo sarà ancora più impegnativo. E’ chiaro che ancora bisogna vedere quali saranno gli ultimi sviluppi di mercato. Eccezione fatta per le prime, c’è ad esempio Piacenza che si rinforzerà, bisogna vedere Modena come gestirà i big e Civitanova che si rivoluzionerà un pò”.

La Gioiella Prisma Taranto edizione 2022/23: resterai come regista e in diagonale ritroverai Tommaso Stefani, data la tua esperienza ti senti un punto di riferimento per questo ragazzo?
“Credo di si, lo ha detto anche lui recentemente. Sono ben contento di questo perché significa che qualcosa sono riuscito a trasmettergli. Tanto ovviamente dipende da lui, di come approccia la partita o di come gestisce gli allenamenti. Lo scorso anno ha fatto tutto molto bene, adesso diventa più complicato perché si dovrà confermare. Questo periodo in Nazionale spero gli serva per capire che quello fatto fino ad ora deve essere solo un punto di partenza”.

A proposito della prossima stagione: la tua decisione di restare in riva allo ionio è stata prettamente tecnico-agonistica o anche una scelta di cuore?
“E’ stata una scelta caratterizzata da più fattori: sul piano tecnico mi sono trovato bene e lo dimostra la stagione più che positiva, credo di aver espresso una buona pallavolo. Sostanzialmente sto bene a Taranto e quindi perché andare a cercare altro? Conosco l’ambiente e l’allenatore quindi non potevo rifiutare. Dopo un primo periodo di conoscenza sono entrato in sintonia con la città e i tifosi, sono convinto della scelta fatta”.

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