
foto Luca Barone
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Redazione MRB.it |
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L'eccessivo tentennamento ha prodotto la rottura. Il Taranto ha mollato la presa con Piergiuseppe Sapio e ha bruscamente virato verso altri profili per la mansione di direttore sportivo. A cascata è venuta meno la pista che avrebbe portato al tecnico Guillermo Abascal e si è deciso di tornare sulla vecchia strada, che dal presidente Massimo Giove è ritenuta la più affidabile: Giuseppe Laterza. L'usato sicuro in tempi difficili è forse la soluzione migliore e dunque il primo a beneficiare di questo cambio programma è stato l'allenatore, che da due anni sta guidando l'auto rossoblu e ben conosce l'ambiente. Il pomo della discordia che ha portato la dirigenza ionica ad allontanarsi dal progetto tecnico di Sapio va ricondotto alla figura di Abascal, non ritenuto adatto alla realtà tarantina. Se l'allenatore spagnolo, da parte sua, sembrava davvero coinvolto dalla possibile nuova avventura pugliese, non così Giove che ha chiesto a Sapio di rivedere le sue scelte tecniche. Soltanto che l'attuale tecnico del Basilea era l'unico vero nome sul taccuino del mancato ds.
Abascal, naturalmente, avrebbe comportato un compenso differente, condizione contrattuale sulla quale Sapio stava lavorando per renderla meno spigolosa possibile. Dunque l'arrivo del giovane tecnico iberico sembrava cosa fatta, ma Giove non se l'è sentita di continuare su questo percorso a suo modo di vedere rischioso. La percezione che alle strette di mano non stessero seguendo i fatti è derivata dall'allungamento dei tempi tra le rassicurazioni presidenziali e l'indelebile firma sul contratto che non stentava ad arrivare. Sapio nel frattempo, avrebbe rinunciato al ruolo di responsabile del settore giovanile, perché incompatibile con il quello responsabile dell'area tecnica della prima squadra. A questo punto il vaso della concordia è andato in frantumi senza possibilità di essere riparato. E ciò nonostante il numero uno del Taranto abbia offerto al suo interlocutore la possibilità di tornare a dirigere nuovamente il vivaio tarantino. Vuoi per orgoglio, vuoi per ambizioni, Sapio non sarebbe affatto intenzionato ad accettare la controproposta al ribasso del presidente. Anche perché sul suo tavolo ce ne sarebbe un'altra, ai suoi occhi più allettante e che, allo stesso modo di quanto sarebbe accaduto a Taranto, potrebbe metterlo in rampa di lancio nel mondo dei grandi. Si tratta di un altro progetto sempre in C e perciò per Sapio il palcoscenico non cambierebbe affatto.
Fonte: L'Edicola del Sud - Giuseppe Di Cera