La Juve Stabia aspetta con ansia la sentenza del tribunale di Torre Annunziata in merito al concordato. Da lì dipende il futuro del club. C’è voglia di rilancio dopo questo campionato che si è chiuso con la beffa dell’esclusione dai playoff. Anche se gli uomini di Novellino, sul campo, si sarebbero qualificati se non fosse per la penalizzazione di due punti, costata l’esclusione

Nel frattempo, la società continua ad avere contatti e sondaggi con diversi direttori sportivi. Francesco Montervino non è l’unico che nei giorni scorsi ha avuto uno scambio di vedute con il club stabiese. È stato, probabilmente, uno dei primi visto che il suo divorzio dal Taranto era ormai solo una formalità dopo la fine del campionato. L’ex calciatore di Napoli e Salernitana è un ds giovane ma che ha fatto la sua gavetta partendo dal basso. Prima col Nola e poi a Taranto dove ha costruito la squadra che due anni fa ha vinto il torneo di serie D. Riconfermato, Montervino ha lavorato bene anche in Lega Pro col Taranto che ha ottenuto la salvezza e che nel girone d’andata è stato stabilmente nei playoff.

Il sogno dei tifosi stabiesi si chiama Salvatore Di Somma. Stabiese doc che con la Juve Stabia ha scritto pagina di storia indelebili come la promozione in B del 2011 e due anni in casetteria indimenticabili. Di Somma ha vinto anche a Benevento dove ha conquistato la storica promozione in A e fino a pochi mesi fa è stato ad Avellino.

Il giro di contatti coi ds, probabilmente, prevede da parte della Juve Stabia una premessa. Aspettiamo la sentenza del giudice poi potremo capire come muoverci. Secondo indiscrezioni, però, la dirigenza stabiese vorrebbe approntare un programma ambizioso dopo le difficoltà di questo ultimo anno. Per farlo la prima figura da scegliere evitando di sbagliare è proprio quella del da. Serve un dirigente scaltro, profondo conoscitore della Lega Pro e non solo, che possa costruire la squadra che, comunque, ha una discreta base di partenza con elementi contrattualizzati. Il ds è chiamato poi a individuare l’allenatore adatto per una piazza particolare come Castellammare. La recente storia del club insegna che quando si è vinto o comunque fatto campionato importanti con la gestione Manniello si è puntato quasi sempre su allenatori emergenti come lo è stato Pancaro e poi Fontana finendo con Caserta. Sotto certi aspetti anche con Padalino, l’anno scorso, le vespe hanno fatto bene arrivando quinte ed esprimendo un buon calcio con una squadra organizzata. Quest’anno, invece, si è puntato su Novellino, allenatore di esperienza anche se fermo da due anni ma poi non gli si è dato il tempo finendo con l’esonerarlo e prendendo Sottili. Una scelta che col senno di poi si è rivelata sbagliata. È lì che, forse, la Juve Stabia ha pregiudicato la sua annata.

Fonte: notiziariocalcio.com