La pesante sconfitta contro Automobili Perrone nella terzultima giornata di Serie A ASI ha complicato i piani salvezza della Virtus Calcio Taranto.
A Castellaneta Marina è arrivato un 4-0 senza appello favorito da diverse situazioni interne ed esterne per i delfini, spiegate da Manuel Fagotti: "Purtroppo già nel primo tempo abbiamo subito gol per errori nostri e questo ci ha penalizzato. Avevamo giocatori fuori ruolo e neanche le condizioni del campo hanno aiutato - ha detto ai microfoni di MRB.it -. Nel secondo tempo è stato peggio, a un certo punto non abbiamo capito più nulla, da quando sono cambiati ulteriormente i ruoli a causa di altri problemi fisici".
Il portiere è stato il migliore in campo tra i ragazzi guidati in panchina da Nardone perché ha evitato che il passivo fosse molto più pesante con almeno 3 parate importanti. Eppure lui stesso non si è ritenuto esente da critiche, dato il primo gol nato da un calcio di punizione insidioso che si è infilato all'angolino basso: "Potevo fare nettamente di più e pensavo che qualcuno avesse deviato il pallone, invece sono io che ho letto male la traiettoria".
C'è stato comunque un sussulto della Virtus
dopo essere andata sotto 2-0, senza che però sia riuscita a riaprire la partita: "Certamente il gol subito a inizio ripresa dopo le due occasioni per noi ci ha dato una botta mentale e fisica che ci ha fatto mollare.
Sapevamo che sarebbe stata tosta, forse abbiamo retto anche più del previsto", ha fatto notare il numero 1.
Vedendo il risultato e l'andamento della gara, è venuto spontaneo il paragone con quanto successo a novembre al Vivere Solidale di Paolo VI, quando il match finì 3-0 in favore dei ragazzi di Castellaneta: "All'andata probabilmente abbiamo giocato meglio rispetto a questa partita, penso che anche questo sia dovuto all'avere giocatori fuori ruolo", ha sottolineato ancora il tarantino classe 2001.
Ora l'obiettivo è chiaro per la Virtus, cioè conquistare punti fondamentali per la salvezza: "Contro Iacovone Turbato dobbiamo vincere, sempre se i ragazzi lo vogliono. Non ho visto molta grinta nel secondo tempo, anzi, si davano la colpa l'un l'altro. Chi non vuole giocare per vincere resti a casa", ha avvertito
Certamente i problemi relativi alle assenze per infortunio hanno influito e potranno influire anche nelle ultime due giornate di campionato ed ecco l'amara riflessione finale: "Purtroppo è andata così per tutta la stagione, ma ormai non si può fare niente. Temo che possano essere proprio gli infortuni a decidere la corsa salvezza. Ora abbiamo due partite decisive e spero tanto che non sia così", ha concluso Fagotti.