QUARTI DI FINALE

Benzema manda il Chelsea ko, il Villarreal supera il Bayern

La seconda tripletta consecutiva del francese esalta il Real Madrid nel 3-1, l'1-0 crea rimpianti per il sottomarino giallo
   Armando Torro

06 Aprile 2022 - 23:30

Tempo di lettura: 5 minuti

"Il calcio è un gioco semplice: giocano 11 contro 11 e segna sempre Benzema". Basta questo messaggio social del Real Madrid per sintetizzare l'andata dei quarti di finale di Champions League a Stamford Bridge contro il Chelsea, in cui il fuoriclasse blanco ha tramortito i campioni in carica.

Merito anche di Ancelotti che deve aver studiato le due partite di semifinale della scorsa edizione e ha schierato una squadra più attenta alla fase difensiva con Valverde preferito ad Asensio nel teorico ruolo di ala destra nel 4-3-3, ma praticamente un aggiunto al "centrocampo de memoria" Modríc-Casemiro-Kroos per limitare la manovra dei Blues, mai realmente pericolosi all'inizio nonostante il tentativo di imporre un ritmo elevato.
La linea difensiva troppo alta della squadra di Tuchel si è rivelata un'arma a doppio taglio contro la tecnica di Benzema e la velocità di Vinicius che hanno costruito la prima grande palla gol della partita, la conclusione del brasiliano stampata sulla traversa. Al 21' il secondo affondo in combinazione tra il 9 e il 20 è stato quello letale: triangolo ampio e finalizzato con un colpo di testa potente di Benzema su cui Mendy non ha potuto nulla.
Il Chelsea non ha avuto neanche il tempo di riorganizzarsi per provare ad arrivare al pareggio che con un cross no look Modrić ha imbeccato ancora il centravanti della nazionale francese, fenomenale a colpire ancora di testa prendendo in controtempo il portiere.

Lo sbandamento del Chelsea dopo l'uno-due madridista è stato così evidente da fare apparire i fantasmi del tris (cestinato da Carvajal in inserimento e ancora Benzema) e del ko in Premier contro il Brentford, ma almeno i campioni in carica sono riusciti ad andare al riposo sotto di un solo gol grazie al pallone delizioso di Jorginho (simile a quello di Modrić) sulla testa di Havertz per fare riaccendere le speranze.
Ma neanche il tempo di rientrare in campo con i dovuti cambi di Tuchel, che da una innocua spazzata difensiva è arrivato il colpo di grazia, il fulmine sotto il diluvio di Stamford Bridge: uscita a centrocampo di Mendy, passaggio troppo corto per Rüdiger in contrasto con Benzema, rimpallo vinto e tiro a porta vuota di Karim The Dream per la seconda tripletta consecutiva in Champions.
Da lì in poi il Madrid ha smesso di giocare lasciando campo al Chelsea che è sbattuto sul grande e fischiatissimo ex Courtois (fenomenale il volo su Azpilicueta e reattiva la respinta su James) non riuscendo a riaprire il match: l'occasione più ghiotta è capitata sulla testa di Lukaku che ha sprecato mandando a lato e dimostrando di non essere adeguato per certe sfide, a differenza del numero 9 avversario.
Teoricamente c'è ancora uno spiraglio per il Chelsea, ma martedì prossimo al Bernabéu dovrà vincere con due gol di scarto per arrivare ai supplementari o tre per passare il turno, impresa che in stagione è riuscita solo al Barcellona nel Clásico in cui, casualmente, non c'era Benzema.

Se le doti del fuoriclasse che è salito a quota 11 reti in questa edizione della Champions non sono sorprendenti per nessuno, qualcuno potrebbe rimanere stranito al sapere che il Villarreal ha battuto il Bayern Monaco, una delle favorite per la vittoria finale, con un punteggio che sta stretto agli spagnoli.
L'1-0 all'Estadio de la Cerámica è stato il premio minimo per gli uomini di Emery, passati in vantaggio al primo affondo grazie all'asse Lo Celso-Gerard Moreno sul cui cross è arrivata la conclusione sporca di Parejo e soprattutto la deviazione di Danjuma Groeneveld.
La grande organizzazione in campo del sottomarino giallo nel chiudere gli spazi alla squadra di Nagelsmann senza far arrivare un pallone giocabile a Lewandowski e le trame offensive ispirate da un superbo Lo Celso hanno legittimato il vantaggio e portato al fortunoso (e annullato per fuorigioco) raddoppio di Coquelin su un tiro cross che ha beffato il non irreprensibile Neuer.
Proprio una topica del capitano tedesco sulla classica uscita a metà campo ha procurato la più clamorosa delle occasioni per il 2-0 spagnolo, ma il sinistro di Moreno da metà campo è finito fuori di poco. La più clamorosa ma assolutamente non l'unica: prima il palo dello stesso numero 7, poi i due tiri a lato di Pedraza che ha sprecato due assist di Lo Celso, l'ultimo a 4' dal 90'.
Dall'altra parte Rulli non ha compiuto parate particolarmente impegnative, i tiri di Davies, Gnabry e Coman sono stati di ordinaria amministrazione con prese in due tempi e soprattutto Lewandowski è stato un fantasma anche nella ripresa, ottimamente controllato da Albiol e Pau Torres.

Così il Villarreal, a prescindere da quello che succederà all'Allianz Arena tra 6 giorni, ha già fatto vedere di non essere affatto la cenerentola dei quarti ridimensionando in un certo senso la figura fatta dalla Juventus tre settimane fa. Le squadre di Emery in Europa hanno una marcia in più rispetto al campionato e, se non bastassero le imprese col Siviglia e quella dello scorso anno in Europa League, occorre dare uno sguardo all'ultima sconfitta in trasferta del Bayern in una gara di Champions: il 3-0 del 27 settembre 2017 contro il Paris Saint Germain guidato dal tecnico basco.

Chelsea-Real Madrid 1-3
Benzema 21',24' (M); Havertz 39' (C); Benzema 46' (M)
Villarreal-Bayern Monaco 1-0
Danjuma Groeneveld 8'

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