Catania-Taranto rimane fortemente in bilico. Secondo le indicazioni di ieri anche il match con i siciliani sarebbe orientato al rinvio, il secondo per il club ionico dopo quello non giocato con il Monopoli. Se anche la gara con gli etnei slitterà, il calendario dei rossoblù diventerà un bel grattacapo per chi dovrà riformularlo, tenuto conto pure del recupero con il Palermo, già programmato per mercoledì 30 marzo, data che a questo punto entra nel mirino come possibile ritorno in campo dopo il focolaio Covid degli ultimi giorni in casa tarantina.
Sono sette le partite che il Taranto deve giocare per finire la stagione regolare e provare a conquistarsi la salvezza senza passare dai play-out. Un solco che si trasformerà in una corsa contro il tempo, anzi contro una data ben precisa, il 24 aprile, quando cioè dovrà terminare il campionato per poi consentire la disputa di play-off e play-out.
Le date di questi ultimi sono anch'esse materia irrevocabile: gli spareggi promozione inizieranno l'1 maggio per concludersi il 12 giugno (praticamente un torneo aggiunto); le sfide salvezza si giocheranno tra sabato 7 maggio e sabato 14 maggio. In questo contesto è allora inevitabile che le sette gare che restano per gli uomini di Laterza dovranno essere compresse in un lasso di tempo ridottissimo. Si può provare ad immaginare il rush finale e la sua scansione temporale: 30 marzo primo recupero a Palermo (in lotta per i play-off), 3 aprile con la Juve Stabia (in corsa per i play-off), 6 aprile secondo recupero contro il Monopoli (zona play-off), 10 aprile a Messina (ora sotto 3 punti dentro i play-out), il 16 aprile (Sabato Santo) il derby col Bari, il 20 aprile il terzo recupero a Catania ed infine il 24 la chiusura a Picerno.
Impossibile, allo status attuale, prevedere qualcosa di differente dallo scenario appena descritto. A meno che, come ci si può solo augurare adesso, in tanti non tornino negativi' al virus e quindi si possa giocare a Catania, il che alleggerirebbe (ma solo di poco) l'immane impegno fisico e mentale che i rossoblù si troveranno costretti ad affrontare. Al netto di una nuova ondata che sta circolando nuovamente anche nel calcio, il Taranto sarebbe l'unica squadra del girone C a sostenere un calendario finale così impegnativo: il Messina incalza a 3 punti (non ha recuperi), il Potenza a cinque (una gara da recuperare), la Paganese a sei (un match in meno sul totale).