RASSEGNA STAMPA
Articolo tratto da
Quotidiano di Puglia
Ancora un folto gruppo di positivi al Covid, come purtroppo all'ordine
del giorno di questo periodo. La pausa del torneo, tempestivamente
decisa dalla Lega Pro, si sta rivelando opportuna anche per il Taranto.
Che ad inizio anno aveva dovuto fronteggiare il primo mini-focolaio con
sei positivi tra i calciatori ed uno tra i membri dello staff, per un
totale di sette che proprio in questa settimana, in momenti diversi, si
erano definitivamente negativizzati.
Ieri, però, un altro gruppo ha
fatto registrare tampone positivo: sono altri quattro giocatori ed un
componente del gruppo squadra. Il totale, allora, porta a 10 tra i
positivi al virus nelle ultime tre settimane (12 con lo staff). Come è
noto il Taranto non rende noti i nomi dei diretti interessati, ma
auspicando che non vi saranno complicanze tra gli ultimi contagiati, si
può cinicamente dire che alla ripresa del torneo la formazione tarantina
potrà essere in linea con il nuovo protocollo, di imminente
applicazione. Il quale prevede il rinvio delle partite solo a fronte del
35% di positivi nel gruppo squadra, nel caso del Taranto una decina di
elementi. Allo stato attuale la ripresa è prevista per il 23 gennaio con
la Paganese in casa, ma è opinione diffusa che la Lega Pro disporrà la
proroga della sospensione almeno di un'altra settimana. Preludendo ad un
calendario fitto di impegni ravvicinati tra febbraio (7 turni sono già
in programma) e marzo.
Covid a parte, la situazione rossoblù sul
fronte degli infortunati sta rientrando pressoché del tutto. Con i
rientri in gruppo, proprio in questi giorni, dei difensori Ferrara e
Riccardi Laterza potrà ragionare su tutti gli effettivi, compreso
Guastamacchia ormai ristabilito ed in attesa solo di essere inserito in
lista al posto di Diaby, unico infortunato che non riprenderà fino a
fine stagione. E con il gruppo al completo il mercato diventa una
operazione di mera ottimizzazione da parte del ds Montervino. Non ci
sono particolari novità su questo fronte, al momento.
Il primo
indiziato ad uscire,
Antonio Ferrara, pare destinato a rimanere. Alle
manifestazioni di interesse verso il terzino, non sono corrisposte
offerte congrue: se ne riparlerà probabilmente a giugno. Idem per
Giuseppe Giovinco, che ha molti pretendenti ma nessuno in grado di
venire incontro alle legittime aspettative economiche della società
ionica. Che anche in questo caso valuterà a giugno, a meno che prima di
fine mese non cambi lo scenario. Più logico pensare all'uscita di uno
dei difensori centrali: con
Guastamacchia, il pacchetto è formato da
cinque elementi nello stesso ruolo, forse troppi. L'uscita di uno di
questi, consentirebbe di aprire il varco ad un esterno basso di destra o
di un centrocampista in più, zone di campo dove qualche necessità di
aggiustamento potrebbe essere utile (piacciono l'over Semenzato e
l'under Turi per la difesa, Provenzano del Catania per la mediana); così
come l'eventuale cessione di un esterno (Pacilli?) potrebbe fare spazio
ad un altro innesto (si parla di Piccolo del Catania e Montaperto,
under del Teramo).