Si arricchisce lo staff tecnico della Virtus Taranto, collaberà con mister Aldo Spina anche Francesco Festa ed insieme si occuperanno delle categorie “esordienti” e “giovanissimi”. Mister Festa si sta specializzando in match analysis, nello scorso anno ha collaborato a Brindisi, in Serie D, con mister De Luca e successivamente con Michele Cazzarò. In passato ha già lavorato con scuole calcio della provincia di Taranto e della Campania e si dice entusiasta del progetto della Virtus Taranto. Quest’anno collaborerà anche con il Castellaneta in Eccellenza.

Mister entra anche lei a far parte del progetto della Virtus Taranto, cosa l’ha spinta ad accettare?
"Ho avuto modo di incontrare mister Buonafede e mi sono bastati cinque minuti per capire che progetto ci fosse e soprattutto la serietà che c’è nella Virtus Taranto. Non ho esitato ad accettare nonostante le molteplici proposte ricevute".

Il prossimo anno collaborerà con mister Spina, avete già lavorato insieme?
"Abbiamo già lavorato insieme in un’altra scuola calcio, con Aldo c’è stata sintonia dal primo giorno, nonostante le nostre diversità. Io e lui ci compensiamo, sono felicissimo di collaborare con mister Spina e ritrovarlo alla Virtus Taranto".

In cosa consisterà il suo lavoro?
"Cercherò innanzitutto di far stare bene i ragazzi, mi prenderò cura di loro. La scuola calcio deve essere un impegno piacevole per i nostri atleti. Curare il loro aspetto tecnico, se vieni chiamato in una società per collaborare, ti viene naturale ma quello su cui bisogna impegnarsi è il fattore umano. Sono convinto che l’approccio umano venga prima dell'aspetto tecnico perché parliamo di ragazzini. Certo si lavorerà ma, secondo me, la scuola calcio deve essere innanzitutto un momento di svago. Lo scorso anno ho avuto l’opportunità di lavorare con le prime squadre in Serie D ma devo dire che la scuola calcio mi è mancata proprio perché mi mancava il rapporto con i ragazzini".

Con mister Spina vi occuperete degli esordienti e dei giovanissimi, in questa fascia di età quali sono gli ostacoli maggiori?
"Gli esordienti si trovano in una fascia di età dove i ragazzi ancora non comprendono bene l’impegno mentre, i giovanissimi, devono prendere con più serietà quello che fanno anche se non lo devono mai considerare un lavoro e qui subentra la figura del mister. Certo, tutti i mister sarebbero felicissimi di poter vedere un loro allievo arrivare a giocare ad alti livelli, ma lo cosa fondamentale è non illudere nessuno. E’ necessario lavorare con tranquillità, si trovano in un’età difficile, bisogna farli capire che esistono delle priorità".

Nei prossimi giorni ci saranno gli open day, cosa si aspetta?
"Mi aspetto grande affluenza perché la Virtus negli ultimi anni è cresciuta tantissimo. Spero di trovare dei genitori che possano lasciare tranquillamente che i loro figli si divertano senza farsi prendere dalla paura di questa pandemia. Noi lavoreremo nella massima sicurezza, abbiamo fatto una riunione con tutto lo staff e abbiamo programmato tutto nei minimi dettagli".