Redazione MRB.it | |
|
Tempo di lettura: 3 minuti
Tra riconferme e nuovi arrivi prende forma la Prisma edizione 2021/22.
Coach Di Pinto, ai nostri microfoni, ha parlato del momento della Prisma, quello che precede l’inizio del campionato e probabilmente il più frenetico.
Mister ormai è assodato che lei non è solo l’allenatore della Prisma, infatti, dallo scorso anno, ha assunto il ruolo di coach-manager. Ci spiega quali sono le differenze tra il classico allenatore e lei?
“E’ un lavoro che in parte ho sempre fatto. Mentre il tecnico esegue i suoi studi, le sue ricerche e non partecipa attivamente al mercato, io invece mi assumo anche queste responsabilità. Ovviamente tutto questo avviene con l’ausilio dei vertici societari e da quest’anno anche con Vito Primavera e Mirko Corsano. Bisogna sempre lavorare in team, questo è fondamentale”.
Quanto è difficile fare una campagna acquisti per affrontare la massima serie?
“Il mercato della Superlega è molto complicato, richiede molto studio e competenza. E’ necessario sondare per tutto l’anno i vari campionati per riuscire a trovare l’elemento giusto. La Superlega, soprattutto quest’anno, è il campionato più difficile e competitivo al mondo”.
E’ più difficile costruire una squadra per vincere l’A2 o una squadra per salvarsi in Superlega?
“Consideriamo che ogni quattro punti in Superlega equivalgono a una promozione dall’A2, giusto per rendere il concetto. Indubbiamente, allestire una squadra per provare ad essere promossi dalla serie A2, non è stato semplice ma costruire una squadra per ben figurare in Superlega è molto più complicato”.
Le sarebbe piaciuto riconfermare qualche altro atleta della scorsa stagione?
“E’ normale legarsi ai giocatori e vorresti confermarli tutti, soprattutto per quanto mi riguarda perché amo creare dei cicli. Questo però non è possibile, tra l’A2 e la Superlega c’è una differenza abissale sia sotto l’aspetto fisico che tecnico. Quando si inizia a lavorare per la massima serie è indispensabile fare una scrematura. Umanamente è sempre difficile fare queste scelte però qui parliamo di competizione e tutto il resto è secondario”.
Dovrebbero mancare un altro centrale e uno schiacciatore per chiudere la campagna acquisti, li avete già individuati?
“Abbiamo le idee chiare, è praticamente fatta per il terzo centrale e ne stiamo sondando anche un altro. Per quanto riguarda il quarto martello stiamo perfezionando i dettagli. Poi, per comodità lo chiamiamo quarto, ma in realtà avrà un ruolo molto importante. I miei atleti sono tutti titolari. Bisogna creare i giusti equilibri tecnici e mentali e poi possiamo iniziare ad ipotizzare una formazione titolare”.
Il prossimo anno che cosa dobbiamo aspettarci?
“E’ inutile nascondersi, il prossimo anno dobbiamo aspettarci dei periodi molto difficili. Ritengo che con la società abbiamo costruito una squadra competitiva ma bisogna lottare per mantenere la categoria. Ne retrocedono due, cosa che non avveniva da diverse stagioni. Giocare sapendo che alla fine non retrocedi psicologicamente è molto differente dal dover evitare a tutti i costi le ultime due posizioni”.
Quando inizierà la preparazione precampionato?
“Una data certa ancora non c’è, orientativamente il 9 agosto. Se il campionato dovesse iniziare il 10 ottobre abbiamo intenzione di fare almeno due mesi di preparazione”.
ll suo vice sarà Saverio Di Lascio, lo scoutman della scorsa stagione. Come mai avete deciso di affidargli questo incarico?
“Come ho detto prima, ci sono molti equilibri da rispettare, io sono abituato a studiare le persone che dovranno collaborare con me e soprattutto bisogna essere umili. Saverio ha meritato questo incarico per il grande lavoro effettuato lo scorso anno”.
Nel frattempo, Fabrizio Gironi, nella giornata di ieri è stato convocato per il collegiale della Nazionale del commissario tecnico De Giorgi. Un traguardo importante per il giovane schiacciatore che va ad arricchire ulteriormente il roster della Prisma.