Trentatresima giornata di serieD girone H, allo stadio Iacovone c'è stato un bigh-match Taranto-Audace Cerignola, che alla vigilia la si poteva solo immaginare così come è stata partita frizzante e ricca di gol. A dirigere la gara è stato Riccardo Fichera di Milano coadiuvato dagli assistenti Marco Giudice di Frosinone e Pierpaolo Vitale di Salerno.

L'arbitro Lombardo non se l'aspettava nemmeno lui o addirittura nelle partite dirette finora che dopo appena quindici minuti di gioco la squadra di casa fosse sul 3 a 0. Entrambe le squadre hanno pensato a giocare, è stato un avvio di gara scoppiettante, dopo appena 10 minuti c'è stato un fallo su Nicholas Rizzo, manata sul volto, e pochi minuti prima fallo di Versienti sulla trequarti campo, giallo giusto, ma forse in entrambi i casi doveva esserci una gestione diversa con un richiamo preventivo e deciso nei confronti degli autori del fallo.

Alla luce di tanto gioco espresso in campo, il sig. Fichera ha optato ad una gestione all'inglese, ma a volte facendosi trovare impreparato e in ritardo, come al 37'pt su Boccia e 42'pt su Santarpia, entrambi falli da cartellino giallo, invece lui ha semplicemente fischiato fallo non prendendo nessuna decisione alcuna. Nella ripresa dopo pochi minuti c'è stato un evidente atterramento in area di rigore su Santarpia dove lui si è fatto trovare pronto fischiando calcio di rigore. Ha estratto 6 cartellini (4 per il Taranto e 2 per il Cerignola),di cui solo quattro nel secondo tempo, che gli hanno permesso di condurla fino alla fine con esperienza e ordinaria amministrazione. Diciamo quindi che in alcune decisioni nel primo tempo è sembrato distratto, lo attribuiamo al fatto di un inizio scintillante di gara nella quale lui ha abbassato la soglia di concentrazione ma che nell'arco dei 90minuti con esperienza ha saputo tenerla tra le mani.