Sta facendo già elettrizzare tutto l'ambiente il preannuncio di reclamo da parte del Taranto contro il risultato di ieri contro la Fidelis Andria. Tanti i dubbi e naturalmente i tifosi vogliono capire il motivo di tale ricorso.
Da quanto sembra, come trapela tra tifosi e addetti ai lavori, sarebbe incriminata la posizione dell'attaccante andriese Pablo Acosta: il calciatore quest'anno ha cambiato tre casacche, quella dell'Atletico Fiuggi, del Molfetta e della Fidelis Andria, tre società di serie D.
Quali sono le carte alle quali, sembra, la società del Taranto dovrebbe fare affidamento? L'articolo 95 delle NOIF e il comunicato ufficiale n° 239/A del 26 giugno 2020: il primo recita che "nella stessa stagione sportiva un calciatore professionista può tesserarsi, sia a titolo definitivo che a titolo temporaneo, per un massimo di tre
diverse
società, ma potrà giocare in gare ufficiali solo per due delle suddette società. Il calciatore giovane dilettante o non professionista che si tessera per società professionistica ed il calciatore giovane di serie sono soggetti alla medesima disposizione".
Il comunicato FIGC 239/A, invece, solo per l'attuale stagione consente "in deroga all'art. 95.2 delle NOIF, che un calciatore professionista o giovane di serie possa tesserarsi, a titolo definitivo o a titolo temporaneo, per un massimo di tre diverse società e giocare in gare ufficiali per tre società; 2) di considerare, ai fini di quanto previsto al capoverso precedente, i trasferimenti tra società dilettantistiche e società professionistiche intervenutia partire dal 1° settembre 2020".
Il dilemma è tra le righe, perché in quest'ultimo comunicato si parla di giocatori professionisti e non di dilettanti, un dettaglio che è stato anche affrontato dal punto di vista giuridico, in quanto, sembra, non esiste una deroga ufficiale e chiara per i dilettanti: probabilmente, la società del presidente Giove ha visto proprio in questo vulnus la possibilità di affrontare il ricorso.
Ricordiamo, giusto per completezza di informazioni, che Acosta ha giocato con la Fidelis già 4 gare ufficiali in questa stagione (Casarano, Fasano, Gravina e Taranto) e che quindi, nel caso fosse davvero irregolare la sua posizione, il Taranto sarebbe la prima società ad accorgersene.
Per noi sono sempre i verdetti del campo che parlano e il Taranto, con il prezioso pareggio di ieri, è in piena corsa per portare a casa il miglior risultato possibile di questo campionato; questo eventuale, potenziale reclamo, aggiunge soltanto un capitolo in un campionato lungo, difficile, strano, unico nella storia del calcio italiano. Come cantava Vasco, "voglio proprio vedere come va a finire". Avanti, Taranto!