SERIE D GIRONE H

Cazzarò: ''Brindisi ha il suo blasone. Bisogna lavorare sulla testa'

Le parole del neo tecnico degli adriatici
   Redazione MRB.it

30 Aprile 2021 - 15:10

Tempo di lettura: 3 minuti

Il Brindisi, dopo l'esonero di Claudio De Luca, ha ingaggiato Michele Cazzarò per condurre la squadra verso l'obiettivo salvezza. L'ex tecnico del Taranto, in occasione della partita contro il Bitonto di domenica, farà il proprio esordio sulla panchina biancazzurra. Ecco le parole rilasciate ai microfoni di Agenda Brindisi.

Cosa l'ha spinta ad accettare la panchina del Brindisi consapevole che è una missione non impossibile ma difficile?

"Le dico la verità. La prima cosa che mi ha spinto è stata la maglia del Brindisi: una maglia storica, importante e andava rispettata. Brindisi ha il suo blasone. Non si poteva dire di no"

Conosce l'ambiente?
"Certo! E' una piazza che ha vissuto un calcio importante e capisce di calcio. E' normale che pretenda ed è anche giusto che ci siano critiche. CI mancherebbe".

Aveva già avuto occasione di vedere all'opera la squadra?
"Si. Ho visto più volte il Brindisi, ma come ho visto tante altre squadre. Quando non lavori, vai su ogni campo per essere sempre aggiornato".

Che idea si era fatto?

"Quando le cose non vanno bene, la colpa non è sempre e solo della squadra, ma da dividere equamente tra tutte le componenti, poi è normale che paghi sempre l'allenatore: in questo caso è toccato a De Luca, un allenatore che stimo".

Dopo pochi giorni di lavoro, che considerazione ha della squadra e qual è il suo intento?

"Tutti i giocatori si sono messi a disposizione, hanno lavorato bene e con intensità: dobbiamo andare avanti così fino all'ultima giornata. E' una discreta squadra che deve correre, deve lottare, si deve allenare sempre al massimo. Tutt'insieme dobbiamo fare solo questo. Il mio intento è quello di blindare la squadra, tutto ciò che accade fuori non ci deve interessare".

In che condizioni fisiche e mentali ha trovato i giocatori? Su cosa sta lavorando?

"Quando un allenatore subentra, potrebbe trovare tante scuse nel dire che non stavano bene fisicamente o altro, io non mi permetterei mai di criticare e dire una cosa del genere su chi ha lavorato prima di me. Bisogna lavorare più sulla testa e non sul fisico. Ed è la cosa più difficile da fare".

Che modulo di gioco preferisce?
"Non ho un modulo di gioco preferito. In queste situazioni, quando un allenatore subentra non deve stravolgere tutto il lavoro precedente. Sarebbe un errore".

Al suo esordio dovrà fare a meno di un bel po' di giocatori tra squalifiche (vedi Panebianco) e infortuni (Sicignano, Bottari, Boccadamo e Balestracci). Dovrà fare di necessità virtù.
"Sono tutte assenze importanti, però adesso non possiamo pensare a chi manca, ma a chi è presente".

Che campionato è stato, visti i continui rinvii e le tante partite da recuperare?
"Condizionato dal Covid, con una classifica virtuale".

Il campionato lo sta vincendo la più forte?
"Il Taranto è primo in quanto è stata la squadra più continua e più forte".

Conosce il terreno i gioco del "Fanuzzi"?
"Lo conosco ma non dobbiamo nasconderci dietro queste scusanti. Quando l'arbitro fischia si deve solo correre e pensare a dare il meglio possibile".

Cosa può promettere ai tifosi?

"Le parole se le porta il vento. Dobbiamo lavorare, testa bassa e pedalare".

Fonte: Agenda Brindisi

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