Giovanni Saracino | |
|
Tempo di lettura: 4 minuti
BERGAMO: si può dire che ha dominato la stagione regolare conquistando il primo posto con diverse giornate di anticipo e sette punti di vantaggio sulla seconda in classifica. In più ha conquistato la seconda Coppa Italia di fila. Normale, quindi, che sia la favorita di questa parte del tabellone per arrivare in finale. Squadra che solo Siena e Brescia sono riuscite a mettere in difficoltà sul serio. Tra l’altro ha il vantaggio di giocare le gare casalinghe in un palestrone (Cisano Begamasco) e non in un palazzetto. Da verificare le condizioni fisiche dell’opposto Santangelo e dello schiacciatore Terpin. Per ovviare ad eventuali defezioni è stato preso un settimo uomo, solo sulla carta ma potenziale titolare, di esperienza come lo schiacciatore Fedrizzi, classe 1991.
Fondamentale migliore: attacco (50,4% la media stagionale). La buona ricezione (da segnalare il libero D’Amico, classe 1999 e nativo di Ostuni,) e la sovente imprevedibile distribuzione del gioco del palleggiatore hanno consentito alla squadra di primeggiare nella speciale graduatoria degli attacchi vincenti/set.
L’uomo in più: il palleggiatore argentino Finoli. Classe e personalità da vendere. Quando è in giornata, ed è capitato spesso, fa girare la squadra che è una meraviglia. Non a caso sulle spalle porta il numero 10.
Squadra titolare: Finoli (A), Santangelo (O), Cargioli (C) - Milesi (C), Terpin/Fedrizzi(S) - Pierotti (S), D’Amico (L).
BRESCIA: ottava classificata nella stagione regolare, la compagine lombarda nel turno preliminare ai quarti ha fatto fuori in sole due gare Castellana Grotte, la delusione della stagione. E’ una squadra di categoria, molto esperta (Tiberti palleggiatore, 40 anni e 4 promozioni in A/1 alle spalle, Cisolla 43 anni, del quale parleremo a parte), che se trova ritmo di gioco è in grado di impensierire chiunque, anche la capolista Bergamo alla quale ha inflitto la prima sconfitta stagionale dopo 16 vittorie consecutive.
Fondamentale migliore: attacco (media stagionale del 46,6%, seconda per attacchi vincenti). Ha ritrovato l’opposto mancino Bisi, gran protagonista delle sfide con Castellana Grotte ed uno dei migliori realizzatori della serie A/2 nelle ultime stagioni.
L’uomo in più: la presenza dell’eterno Alberto Cisolla, elemento di equilibrio, è fondamentale per questa squadra, non solo in termini di esperienza. In organico non ci sono sostituti, nemmeno temporanei. Lui è il giocatore che, quando si arriva in fondo al set, è in grado di prendersi la responsabilità di schiacciare i palloni decisivi.
Squadra titolare: Tiberti (A), Bisi (O), Esposito (C) - Candeli (C), Galliani (S) - Cisolla (S), Franzoni (L).
SIENA: nell’ultimo mese di campionato è parsa la squadra più in forma della serie A/2. Ha chiuso al quarto posto la stagione regolare ma nel girone di ritorno è quella che ha fatto più punti di tutti. Tra l’altro si è rinforzata prendendo lo schiacciatore Massari (classe ’88, ex Civitanova) per sostituire Della Lunga. Occorre verificare le condizioni fisiche dello schiacciatore russo Iudin che non ha disputato le ultime tre gare della regular season. Per esperienza nel torneo oltre che per risultati ottenuti negli anni passati in A/2 da gran parte componenti della rosa, è la squadra che ha, sulla carta, maggior confidenza con le gare da dentro o fuori.
Fondamentale migliore: attacco (media stagionale 48,8%, 3°posto per attacchi vincenti). L’esperto palleggiatore Fabroni (39 anni), che con esperienza e personalità è stato capace di far svoltare la stagione dopo aver cominciato il campionato a Lagonegro, sa armare giocatori molto temibili sottorete.
L’uomo in più: l’opposto mancino Romanò (classe 1997, 2° posto nella classifica dei marcatori, 1° posto in quella degli ace). Giovane, forte e pronto per fare il salto di qualità. Le sue traiettorie d’attacco non sono molto facili da contenere ed a tratti risulta imprendibile per il muro avversario.
Squadra titolare: Fabroni (A), Romanò (O), Zamagni (C) - Barone (C), Iudin/Panciocco (S) - Massari (S), Fusco (L).
ORTONA: quinta classificata nella stagione regolare. E’ stata la squadra più falcidiata da infortuni e Covid, eppure è riuscita a portare in porto un risultato più che lusinghiero grazie a doti da squadra “operaia”: solidità, compattezza, grande agonismo e voglia di lottare su ogni pallone. Tutti per uno e uno per tutti, questo è il motto della compagine abruzzese.
Fondamentale migliore: ricezione (34.4% la media stagionale della perfetta) e difesa. Giocarvi contro implica una grande pazienza perché prima che cada un pallone a terra bisogna faticare e non poco.
L’uomo in più: l’opposto Diego Cantagalli (classe 1999), fin quando non ha avuto problemi fisici è stato il trascinatore della sua squadra e punto di riferimento principale in attacco (suo il record di 46 punti in una sola gara). Se Ortona vuole ambire a qualcosa di più importante deve poter contare sul miglior Cantagalli.
Squadra titolare: Pedron (A), Cantagalli (O), Menicali (C) - Simoni (C), Shavrak/Sette (S) – Marinelli (S), Toscani (L).