Fabrizio Giannico | |
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Aimone Alletti, centrale della Prisma classe ’88 con alle spalle svariate stagioni disputate in Superlega. Nella gara di Coppa Italia si è reinventato palleggiatore per l’assenza di Coscione e Cottarelli svolgendo egregiamente il compito di regista.
Aimone la Prisma ha saltato le ultime tre gare di campionato, escludendo la partita di Coppa Italia, è ferma da più di un mese. Com’è l’umore all’interno dello spogliatoio?
"Non è stato facile stare fermi così tanto senza un obiettivo nell’immediato perché noi siamo animali da competizione, la gara è la nostra linfa. In più, con le defezioni causa Covid, non è stato facile organizzare allenamenti ad alto ritmo. Sono state settimane mentalmente intense e provanti ma adesso, che iniziamo a vedere un po' di luce infondo al tunnel, l’umore sta salendo sicuramente."
A proposito di allenamenti, per tutto questo tempo i due palleggiatori della squadra non sono stati disponibili. Durante le sedute in palestra come avete sopperito alla mancanza di un regista?
"Ci siamo arrangiati come potevamo. Abbiamo sviluppato e preparato più situazioni di gioco dove la presenza del palleggiatore non era indispensabile come palla alta con muro schierato, battuta e ricezione o allenamenti analitici ed individuali a muro e in difesa. Sono comunque lavori che in una settimana tipo si fanno una volta o due e poi si pensa a preparare la partita. Noi praticamente per tre settimane abbiamo fatto solo quello e come ti dicevo prima non è stato semplicissimo."
Analizzando l’ultima giornata di campionato, per Bergamo è arrivata la prima sconfitta stagionale sul campo di Brescia. Te lo saresti aspettato?
"Per la legge dei grandi numeri prima o poi bisogna perdere. Brescia è una squadra esperta, noi contro di loro abbiamo perso purtroppo per un errore arbitrale ma comunque eravamo al tie break e ce la siamo giocata fino alla fine punto a punto. E’ una squadra composta da giocatori esperti che se in giornata metterebbero in difficolta chiunque. Sinceramente il risultato non mi sorprende più di tanto. Quando continui a vincere inizi a sentirti invincibile, adesso c’è da vedere come Bergamo reagirà dopo questa sconfitta."
Guardando l’attuale classifica, rispecchia le tue previsioni di inizio campionato o c’è qualche sorpresa?
"Rispecchia abbastanza le mie previsioni, forse mi sarei aspettato qualcosa in più da compagini come Castellana o la stessa Siena che è partita male ma adesso sta risalendo. Nel complesso i valori della prestagione sono quelli che si stanno vedendo in campionato."
Covid permettendo, domenica giocherete a Santa Croce che ha sconfitto al tie break sia Cuneo nell’ultimo turno, sia Cantù nel recupero della quattordicesima giornata disputato ieri. Che gara ti aspetti?
"Partiamo dal presupposto che sarà un piacere tornare in campo, dovremo essere bravi a pensare a questo, alla gioia di giocare. Ovviamente non potrà venirci tutto bene, non avremo gli automatismi e ci mancherà il ritmo. Sarà una partita molto difficile perché ci sono ancora tante incognite. La cosa fondamentale è trasformare tutto quello che abbiamo passato e sopportato in queste tre settimane in cattiveria agonistica. Non nascondiamoci, passare quattro settimane senza riuscire a fare un sei contro sei credibile si sentirà. Ci sarà da soffrire, mi aspetto una gara brutta ma dobbiamo necessariamente riuscire a restare in partita fino alla fine."
Per la compagine jonica quindi si preannuncia una trasferta insidiosa. Al netto dei recuperi, domenica si giocherà la penultima gara lontana dalle mura amiche della stagione regolare; come sempre ci sarà la diretta sul canale YouTube della Legavolley.