Roberto Orlando | |
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La difesa rossoblù è la meno battuta del girone H e, insieme alla retroguardia dell’FC Messina (girone I, 14 gare giocate), è la migliore di tutti i gironi della serie D. Aggiungiamo il Monterosi (girone G, 12 gare giocate, 8 reti subite) e abbiamo le uniche tre squadre ad avere subito meno di 10 reti in tutti i campionati. Numeri importanti, che si riverberano anche sulla classifica: 9 “clean sheet”, come si dice in gergo, che richiamano alla memoria un altro periodo dove la difesa del Taranto emergeva a livello nazionale. Siamo andati a vedere nel tempo quante volte il Taranto ha ottenuto un risultato migliore di quello attuale e abbiamo scoperto un record clamoroso di oltre 55 anni fa. Abbiamo calcolato le prime 14 gare giocate e abbiamo riportato anche i gol subiti alla fine del girone di andata: questo perché il Taranto deve recuperare ancora 3 gare e domenica inizia il girone di ritorno.
5° posto, stagione 1982/83 (serie B, 18 squadre): il Taranto, in C1, alla 14° giornata contava 7 reti subite, che diventarono 10 alla fine del girone di andata. Era il Taranto di Toneatto, che sfiorò la promozione in B, sfumata per un solo punto.
4° posto, stagione 2011/12 (serie C1, 18 squadre): i rossoblù di Dionigi dopo 14 gare avevano al passivo 7 reti, che tali rimasero fino alla fine del girone di andata. L’anno più sofferto, dove soltanto le penalizzazioni fermarono i rossoblù dalla promozione.
3° posto, stagione 1997/98 (serie D, 19 squadre): il derelitto Taranto di Ruta/Comegna/Bitetti rischia addirittura di non iscriversi, ma dopo 14 gare è tra le prime, con soli 4 gol subiti, che diventeranno 6 alla fine del girone di andata. Il girone di ritorno fu disastroso e i rossoblù si classificarono decimi.
2° posto, stagione 1936/37 (serie C, 14 squadre): il Taranto di mister Kertesz vince il campionato davanti la Salernitana e viene promosso in serie B. Al termine del girone di andata subii 3 sole reti, che diventarono 4 dopo 14 gare di campionato).
1° posto, stagione 1964/65 (serie C, 18 squadre): i rossoblù del presidente Di Maggio partirono per la promozione e alla fine del girone di andata erano a soli due punti dalla vetta, occupata dalla Reggina, che a fine campionato venne promossa. Un solo gol subito e 748’ di imbattibilità per il portiere Bandini. Il marcatore di quell’unico gol subito fino ad allora fu il crotonese Ruggero Ronzulli, rimasto negli annali perché l’anno successivo fu squalificato a vita dopo aver tramortito con un pugno l’arbitro Branzoni di Pavia, “reo”, secondo Ronzulli di aver sbagliato a dare una rimessa laterale agli avversari (Cosenza – Crotone 3-1). Tornando al Taranto, al termine del girone di andata i rossoblù subirono 6 reti.