Nicolò Hoffer, classe 2000, secondo libero della Prisma Taranto. Subentrato al posto del libero titolare Goi, infortunatosi nella gara interna contro Reggio Emilia, titolare nell’ultima gara contro Mondovì e spesso utilizzato per rinforzare la seconda linea. Per lui finora, considerata la sua giovane età, solo prestazioni positive.

Nicolò, analizzando la gara di domenica scorsa, cosa è mancato alla Prisma? Quello che è successo può essere imputabile ad un calo fisico o ad una mancanza di concentrazione?
"Sicuramente dal punto di vista fisico non siamo arrivati al 100%, questa non è una scusante perché contro Mondovì dovevamo solo portare a casa i tre punti. Però dal punto di vista fisico qualche attenuante c’è perché eravamo senza Fiore, Alletti aveva qualche acciacco fisico e c’erano le ore di viaggio. Dal punto di vista mentale non siamo stati in grado di dare la scossa nel momento in cui le cose non sono andate bene. Siamo partiti subito in svantaggio, loro hanno fatto la partita della vita, una gara praticamente perfetta."

Avete avuto un approccio superficiale alla gara?
"Personalmente volevo fare il meglio possibile, ero carichissimo, ma questo vale per tutta la squadra. Non siamo scesi in campo pensando di aver già vinto la gara anche in considerazione delle difficoltà che stiamo riscontrando nel giocare fuoricasa. E’ andata così e dobbiamo fare in modo che sia un episodio isolato."

Per quanto riguarda le partite fuoricasa, finora avete subito sei sconfitte, cinque proprio in trasferta. Il protocollo vi impone di affrontare tutte le trasferte in autobus, si può considerare un’attenuante quella di sobbarcarsi molte ore di viaggio prima di una gara?
"Si e no, Bergamo fa gli stessi viaggi che facciamo noi eppure sta facendo un campionato a parte. Sicuramente incide perché la maggior parte delle volte che riscontriamo problemi fisici è durante le partite fuoricasa. Se diventa una costante qualche domanda dobbiamo farcela però non è una scusante."

Alla luce dei risultati fin qui visti e dell’attuale classifica, oltre Bergamo, quale squadra ti preoccupa di più?
"In questo momento Siena sta risalendo la classifica, hanno cambiato palleggiatore e la squadra sta trovando una buona intesa con Fabroni. Diciamo che dopo Bergamo, le altre tre/quattro posizioni ce la stiamo giocando e noi dobbiamo cercare di mantenere il nostro secondo posto. Siamo comunque quasi tutte allo stesso livello. A Santa Croce mancano un po' di partite, lo stesso discorso per Castellana; è difficile leggere la classifica in questo momento."
 
A causa dell’infortunio di Goi, domenica scorsa hai sostituito il libero titolare e probabilmente lo farai anche nella gara contro Bergamo. Quanto pesa questa responsabilità?
"Io sono una persona a cui piace prendersele queste responsabilità, se non sono un po' agitato o un po' emozionato prima di una gara c’è da preoccuparsi. L’emozione della gara mi piace sentirla, sono molto contento di poter giocare delle partite così importanti e cercherò di dare il mio contributo, sperando ovviamente che Riccardo possa tornare presto. In ogni caso la prendo come una sfida contro me stesso."

A proposito di Bergamo, tra due domeniche affronterete la capolista. Che gara ci dobbiamo aspettare?
"Ci dobbiamo aspettare una squadra che varrà a Taranto per rimarcare la propria strapotenza nel campionato di A2. Vorranno far vedere che sono la capolista indiscussa, è uno scontro al vertice e sicuramente sarà una bella partita. Noi in casa stiamo giocando una buonissima pallavolo, sarà una grande occasione per riscattare la sconfitta con Mondovì. Siamo veramente carichi."

La Prisma sarà orfana di volley giocato questa domenica, un’occasione per coach Di Pinto per preparare al meglio la sfida contro Bergamo che, questa domenica, sarà impegnata nel recupero della gara esterna contro Santa Croce.