Carlo Esposito | |
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Con un sonoro 6 a 2 fu “battezzato” l'esordio della Nazionale Italiana di calcio in un incontro internazionale. Ricorreva il 15 Maggio 1910 e, all'Arena Civica di Milano contro la Francia, l'Italia sfoggia una divisa/camicia bianca con polsini inamidati e nastro tricolore appuntato sopra.
La leggenda del secolo scorso narra che la scelta del colore bianco fu presa in onore della leggendaria squadra della Pro Vercelli, il più forte club del momento ma, in realtà, il bianco fu utilizzato esclusivamente perché non era stato ancora raggiunto l'accordo per la scelta per l'esordio contro la Francia.
Ma proprio il 6 gennaio 1911, sempre all'Arena Civica di Milano, questa volta contro la forte l'Ungheria (1 a 0 il risultato finale), la maglia indossata dalla Nazionale Italiana diventò definitivamente azzurra.
Sulla scelta del colore, varie sono state le ipotesi: viene narrato che la mattina del 6 gennaio 1911 una forte nevicata, aveva reso difficile pensare che i “bianchi” italiani potessero scendere in un campo innevato mettendo in difficoltà gli avversari, come pure che l'azzurro fosse stato scelto “copiando” i cugini francesi che già avevano optato per il blu, ma in realtà il colore azzurro fu scelto in onore dello stemma nobiliare di Casa Savoia, dinastia regnate in Italia, in quanto rappresentava il colore del loro casato.
In araldica si chiama “fascia” il drappo di tela che veniva incollata trasversalmente sopra lo scudo nobiliare: proprio la fascia nobiliare di casa Savoia è azzurra.
Ma perché proprio azzurra? Perché i reali Savoia, devoti alla Vergine Maria, avevano desunto il colore del manto della Madonna, in genere azzurro, per la loro fascia.
Ecco spiegato il perché la maglia della Nazionale, ma possiamo affermare, per tutte le compagini sportive nazionali, è di colore azzurro!
Maglia collezione privata di Carlo Esposito
Per la cronaca oltre al colore azzurro, la Nazionale impiegò, contro l'Ungheria, anche lo stemma sabaudo, cucito sul petto sinistro delle casacche, a riprova della dinastia monarchica dei Savoia.
Da quel giorno in tutte le competizioni sportive internazionali in cui l'Italia è rappresentata dai suoi atleti, viene indossato l'azzurro con la sola differenza sostanziale avvenuta nel 1947, anno in cui lo scudo sabaudo, la croce rossa in fondo bianco, cucito sul petto fu sostituito dallo scudetto tricolore che a tutt'oggi ci rappresenta.
Auguri maglia azzurra. 110 anni e non sentirli.