NUOTO

Ancora record per la Pilato: non chiamatela più 'promessa'

La stellina ionica si conferma agli Assoluti di Riccione, dove batte... se stessa
   Ciro Sanarica

18 Dicembre 2020 - 19:20

Tempo di lettura: 2 minuti

Benedetta Pilato ed il record: un connubio inscindibile. Fenomenale quello che la tarantina ha realizzato in ventiquattro ore allo stadio del Nuoto di Riccione, dove oggi si chiudono i campionati italiani assoluti invernali di nuoto. Due giorni memorabili in cui la giovane ranista ha mostrato i muscoli, ma, mentre lo faceva, ha sprizzato temperamento, doti mentali che in assoluto sono di difficile reperibilità e che nello specifico (non dimentichiamo che il 18 gennaio prossimo compirà appena sedici anni) rappresentano un’unicità.

Non paga dell’impresa di giovedì, quando ha staccato il biglietto per le Olimpiadi di Tokyo, firmando il record italiano sui 100 metri rana in lunga, la Sirenetta dei Due Mari, ieri pomeriggio, nei 50 metri, la gara che l’ha resa famosa, ha preso letteralmente a testate l’acqua romagnola, abbassando di oltre due decimi il record, anche su questa distanza. Dal 29”85 ottenuto ai campionati italiani open dell’agosto scorso, ovvero al trofeo internazionale Settecolli, che la presentava come campionessa in carica e detentrice del primato nazionale in questa occasione, al 29”61 di ieri. Terzo tempo del Continente della storia e lontano appena due decimi dal record mondiale.

“Sono in forma, sto bene – afferma al termine della gara – e a Roma, domenica, in occasione del Trofeo Caduti di Brema, proverò ancora a migliorarmi, anche se lì si nuota in vasca corta. Non mi aspettavo di realizzare questo tempo sui 50 tuttavia, anche perché ho stentato a smaltire l’adrenalina del giorno prima e a metabolizzare il fatto di essere riuscita a qualificarmi per le Olimpiadi. Bene così, sono contenta. E’ la strada giusta”.

“Dopo la giornata fantastica vissuta giovedì – commenta il tecnico che allena Benedetta Pilato, Vito D’Onghia – non era facile tornare in acqua a distanza di ventiquattro ore ritrovando la giusta concentrazione. Ormai sono stupito io stesso. Benedetta non solo ha ritrovato la concentrazione ma lo ha fatto in una situazione anomala, in quanto il riscaldamento pre gara è avvenuto un’ora e mezza prima a causa delle costrizioni imposte dal covid. Non si può parlare di riscaldamento perché dopo tanto tempo ci si raffredda. Invece è venuta fuori un’altra prestazione pazzesca”.

Ma la settimana prenatalizia di Benedetta Pilato assume i connotati di un vero e proprio tour de force. “Partiamo già domani – dice Vito D’Onghia – ma non per tornare a casa. Domenica è in programma la Coppa Caduti di Brema e Benedetta, essendo tesserata per la Canottieri Aniene Roma, dovrà prendervi parte gareggiando nella sessione laziale (le migliori otto squadre italiane daranno vista alla finale primaverile che assegnerà lo scudetto ndr), appunto nella Capitale. Non ci saranno i 50 rana perché questo avvenimento prevede solo discipline olimpiche”.

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