Simone Cataldo | |
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Domenica torna uno dei più prestigiosi derby della Puglia,
ovvero Casarano-Taranto. La gara valida per il quinto turno di campionato si
sarebbe dovuta disputare il 25 ottobre, ma a causa del blocco della LND alla
Serie D per il mese di novembre nel tentativo di dare spazio ai recuperi, il match si
dovrebbe giocare a distanza di un mese e quattro giorni nella domenica
corrente. Una gara che mette di fronte due avversarie che sono tornate in campo
solamente pochi giorni fa, le quali oltretutto hanno vissuto il rispettivo recupero
in maniera differente. Al netto dell’importante sfida, abbiamo intervistato in
esclusiva ai microfoni di MondoRossoBlù un ex attaccante del Taranto, ovvero
Mimmo D’Antò, il quale nella stagione 1999/00 mise a segno il gol del finale
1-1 al “Capozza” di Casarano, per una sfida contro le serpi valida per il
decimo turno del campionato di Serie D girone H. Un atleta che in passato ha
dunque calcato quel terreno di gioco, lo stesso di domenica, che lui ricorda in
maniera indelebile. Egli ricorda così la sfida giocata all’epoca: “Ricordo che
il Casarano rimodernò l’organico in vista del match contro di noi. Trovammo un
ambiente molto caldo tanto che andammo sotto al 30’ causa il gol di Tedesco.
Per fortuna poco dopo il mio caro amico Spagnolo, un vero e proprio giaguaro
tra i pali, ci mise una pezza parando un rigore. Ricordo che segnai negli ultimissimi
minuti tuffandomi su un cross di un compagno, prendendo oltretutto una scarpata
sulla schiena da parte di un avversario. In quel momento non pensai al dolore
causato dal fallo ma al pallone che era entrato in rete, e pensai a festeggiare
proprio di fronte alla curva ospite dove stazionavano i nostri tifosi. Fu una
gioia immensa”.
Dal passato al presente, con un Taranto che si presenta in quel
di Casarano con una giusta manciata di fiducia derivata dalla vittoria contro
il Brindisi nel derby di domenica scorsa. Cosa ci prospetta la gara tra le
serpi e gli ionici?
“Sarà una gara molto difficile per il Taranto, soprattutto
se si pensa che il Casarano è reduce da una brutta sconfitta arrivata nel derby
contro il Nardò. Conosco bene il tecnico Feola e in passato abbiamo anche
giocato assieme, dunque so bene come lui prepara le gare di questo genere.
Ovviamente vorrà fare un’ottima partita, e come accadeva quando io giocavo con
il Taranto, sono certo che il Casarano farà la gara della vita contro gli
uomini di Laterza. Queste sono categorie nelle quali bisogna calarsi nel modo
giusto, e spero che questo sia l’anno giusto per la promozione dei rossoblù nei
professionisti, nonostante abbia acquistato calciatori di categoria al
contrario di quanto fatto dal Casarano”.
Tifoserie importanti da ambe le parti, a testimoniarlo sono
le coreografie che hanno fatto da cornice alla gara d’andata dello scorso anno
al “Capozza” che segnò il ritorno in quarta serie del Casarano. Te sicuramente
le conoscerai meglio di noi, perciò quanto può influire l’assenza dei tifosi in
una gara di tale spessore?
“Una partita di questi livelli senza pubblico sugli spalti
risulta anormale e difficile da disputare per i calciatori. Sicuramente quest’ultimi
dovranno avere un’attenzione maggiore. A mio avviso giocare una gara a porte
chiuse è come disputare un’amichevole di ritiro estivo. Per me il fattore che
più affascina e contraddistingue una partita di calcio da tante altre è il
tifo. La mancanza di due tifoserie così importanti risulta molto penalizzante per
ambe le compagini”.
Infine volevamo chiederle se fosse contento di quanto fatto
fino ad oggi da Laterza oltre che un pronostico per il match.
“Penso che quella di Laterza da parte del club sia stata una
scelta moderata ma che allo stesso tempo essa stia fruttando molto positivamente.
Il tecnico conosce bene la categoria e sa il fatto suo, mi auguro che possa
continuare a far bene sulla panchina del Taranto. Per quanto concerne domenica,
ammetto di esser un tifosissimo degli ionici e seppur sia un grande amico di Feola,
non posso non sperare in una vittoria del Taranto”.