Carlo Esposito | |
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“Gli amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano...” potrebbe essere racchiusa in questa frase, la nuova avventura di Marco Cascarano e il Taranto, in stand-by per qualche mese e poi ritorno, anche se in forma leggermente diversa rispetto al passato, in quella che è la settima stagione accanto al Taranto.
Marco, come possiamo chiamare questa ennesima avventura accanto al Taranto? Ritorno, riorganizzazione, stop momentaneo o necessità? Raccontacelo…
Ritorno, subentro, rientro non sono i termini più corretti perché non c’è stato mai un addio. Ho sempre pensato fosse possibile continuare la vendita del materiale del Taranto. Diciamo che la società aveva scelto altre situazioni (o almeno questo mi era stato fatto intendere…); sono stato successivamente contattato per la metà di agosto direttamente da Presidente per un incontro preliminare; successivamente è nata questa nuova avventura con Frankie Garage.
La nuova fornitura è opera tua o hai trovato una situazione più o meno definita?
Il periodo Covid ha complicato qualsiasi tipo di discorso ed è stato inevitabile che anche la programmazione e la elaborazione dei progetti abbiano dovuto pagare dazio. Mi sono ritrovato a metà strada, messo in contatto con il Responsabile Commerciale di Frankie Garage, Christian Scarsella, il quale mi ha prospettato dei modelli che aveva già intenzione di realizzare. In questo senso non ho potuto fare altro che mettere a disposizione la mia esperienza nel settore e aiutarli, per quello che è di mia competenza, nella realizzazione dei capi. C’è stata massima collaborazione anche perché è stato riconosciuto il lavoro svolto dalla mia azienda negli ultimi 6 anni accanto al Taranto. Dai primi di ottobre abbiamo quadrato il cerchio e la gamma dei modelli è stata completata.
Spieghiamo il “mistero” che è ruotato intorno alla prima maglia di quest’anno. Maglia desiderata ma che sembrava non arrivare mai…
Potremmo dire che svelare così tardi la prima maglia è stato un gesto anche voluto. Quando parliamo di materiale tecnico non si fa riferimento solo ed esclusivamente alla maglie da gioco. In accordo con la società e l’azienda si è scelto con meticolosità la gara in cui far esordire il Taranto con la nuova maglia. Teniamo anche conto che il periodo è stato sfavorevole: la pandemia e i ritardi che ha portato, la sospensione del campionato e i rinvii, le procedure da ottimizzare hanno fatto slittare necessariamente questo evento ma posso assicurare che come in ogni stagione, il Taranto ad inizio campionato, aveva il materiale tecnico al completo comprese tutte le mute da gioco. Sinceramente forse si è voluto polemizzare un po' troppo e bisogna sempre tenere presente che la scelta della casacca con cui si scende in campo la domenica non è esclusivamente a discrezione della società, ma della terna arbitrale.
Voci di corridoio raccontano anche di un pizzico di scaramanzia da parte del D.S. Montervino…
(Marco sorride…) Squadra che vince non si cambia, maglia che vince non si cambia!!! Non so se il direttore sportivo abbia pensato ai buoni risultati di inizio campionato ottenuti con la maglia bianca, decidendo di proseguire con quella, bisognerebbe chiederglielo direttamente.
Parliamo delle maglie e di questa nuova avventura con Frankie Garage…
Come ti dicevo in precedenza, ho trovato il prodotto già realizzato dalla casa madre, il mio intervento si è concentrato sulla personalizzazione e la finitura delle stesse. Un mese e mezzo prima i modelli erano già in possesso della società e non ho fatto altro che concludere i capi. Le tre divise sono di qualità, con un tessuto tecnico traspirante, risultato di un lavoro curato. Le maglie saranno disponibili dalla prima settimana di dicembre ma già adesso in negozio, diventato store ufficiale merchandising Taranto, e sul sito Cascaranoshop.it, l’utenza potrà visionare e prenotare tutto il materiale griffato Taranto e Frankie Garage. Le prenotazioni stanno già arrivando e la prima maglia sta già riscuotendo un buon successo. Confidiamo tutti nei risultati che portano entusiasmo e crescita per tutto l’universo calcistico Taranto.
Proprio al netto del periodo che stiamo attraversando, come vedi il Taranto, una società calcistica che come altre, si ritrova a dover affrontare la stagione senza nessun tipo di introito che non siano sponsorizzazioni…
La mia azienda come tutte quelle coinvolte in questa maledetta situazione pandemica, ha perdite che possono essere quantificate intorno al 70/75 % di fatturato. Non fa eccezione il mondo calcio, il mondo sportivo. Se pensiamo che alcune società si trovano nella situazione di dover fare 40-50 tamponi ogni 2 o 3 giorni a proprie spese, si può ben capire quali condizioni queste stesse società calcistiche devono sopportare facendo affidamento esclusivamente sulle proprie risorse. Introiti societari ridotti all’osso, incassi domenicali azzerati, ecco che lo scenario che si prospetta risulta estremamente complicato. Se una ripresa economica globale e Nazionale non si verifica al più presto, sarà difficile anche riuscire a portare al termine i campionati. Posso sperare, da tifoso, che il Taranto possa disputare un campionato da protagonista e che, magari, questa situazione possa concedere ad una piazza come la nostra, le soddisfazioni che merita. Siamo lì, aggrappati alle prime posizioni, significa che il lavoro del mio amico D.S. Montervino sta portando i primi frutti. Non possiamo che augurarci che, almeno il Taranto, ci possa dare quel pizzico di felicità che il periodo così complicato ci ha tolto, in tutte le sfaccettature della nostra vita.
Hai sentito il D.S., che ricordiamo, sta attraversando un periodo complicato, avendo contratto il virus?
Il Direttore è un combattente, non a caso la squadra rispecchia le sue caratteristiche. Sta vivendo un periodo difficile per colpa del virus, oggi queste sono le cose importanti. Dovrebbe a giorni fare il tampone e speriamo che possa aver superato brillantemente questa fase della sua vita. Lo attendiamo tutti, io come amico, la società in quanto serio professionista, la squadra come punto di riferimento. La nostra vita è cambiata radicalmente e pur volendo pensare, parlare, concentrarsi sul calcio giocato, la testa, gli sforzi, le preoccupazioni sono rivolte soprattutto alla complicata situazione economica e sociale che stiamo vivendo. Tra l’altro volevo rivolgere un pensiero di solidarietà ad Antonio, figlio un altro amico a cui sono personalmente legato. A lui e alla sua famiglia va il mio abbraccio più grande per il difficilissimo momento che stanno affrontando…oggi tutto il resto deve necessariamente passare in secondo piano.
Ultimo pensiero: un augurio al Taranto…
Oggi come oggi, operare nel calcio ma soprattutto nel settore commerciale, è veramente un’impresa. Solo chi non opera non sbaglia. La gente non è stupida e capisce se l’errore è stato fatto umanamente o volutamente. L’augurio è di volerci bene, di stringerci tutti insieme mai come in questo momento, attorno al Taranto e intorno alla città di Taranto, che sta risentendo in questa seconda ondata, di tutte le difficoltà che un problema, come quello della pandemia, comporta. Che il Taranto possa rendere meno amari questi mesi che ci separano dalla riconquista di una vita normale…e magari di una promozione.
In fondo, Noi siamo i rossoblu!