Carlo Esposito | |
|
Tempo di lettura: 3 minuti
7 punti in 3 partite rappresentano il bottino minimo per tenere chiusi dentro al cuore i mostri con cui la tifoseria tarantina fa i conti da anni. La classifica gratifica sia il Taranto che il lavoro pianificato in estate e condotto dal sempre concreto Laterza, che non accenna ad allentare la giusta pressione su una squadra che sta facendo della continuità e concentrazione le sue qualità migliori.
Come già evidenziato, escluso il Picerno, le squadre affrontate dagli uomini scelti dal DS Montervino, potremmo definirle “non di prima fascia”, tant’è che sarà proprio il prossimo turno e quello del 25 ottobre contro il Casarano, a definire la vera forza del Taranto. Finora solo notizie positive: under di qualità, squadra di spessore, compattezza, poche chiacchiere, tanta sostanza e … un po' di scaramanzia.
Scaramanzia che presumibilmente sarà portata avanti anche nella prossima gara interna, nella quale il Taranto scenderà in campo ancora con la maglia bianca che sembrerebbe “portar bene”; ci auguriamo soltanto di poter almeno ammirare al più presto, il segno identificativo della nostra appartenenza, il rossoblu, fermo restando che, ove ci fosse in qualche parte del mondo, un messaggio in bottiglia in cui è svelato che giocando sempre in bianco il Taranto vincesse il campionato, il sottoscritto è gia in fila per firmarlo.
E mentre il “Domenico Conte” di Pozzuoli risulta essere indisponibile per lavori di adeguamento, “Giuseppe Conte” ritorna tra i 2 mari in una città completamente blindata dalle prime ore della mattina di lunedi per “inaugurare” il nuovo corso universitario in Medicina presso l’edificio dell’ex Banca d’Italia e la posa della prima pietra del nuovo imponente Ospedale “San Cataldo” che, ultimato, sarà uno dei più grandi del mezzogiorno: insomma a Taranto si dice “ …d’o ‘spedale vè ‘cchianne ‘a salùte…”. É proprio al premier che viene assegnato il “Testa di calcio” settimanale, non fosse altro che il nuovo DPCM mette al bando nuovamente le partite di calcetto, con la speranza che qualcuno del suo entourage abbia sempre sott’occhio il girone H, non vorremmo mai che fosse l’anno buono e si decidesse di sospendere anche il campionato…
Facendo riferimento nuovamente al lato scaramantico e alla visita del Presidente Conte, ci piace chiudere con un piccolo richiamo benaugurante: tra il 15 e il 17 settembre Giuseppe Zanardelli, Presidente del Consiglio nel 1902, per mantenere fede ad un impegno assunto l’anno prima, si recò in visita ufficiale a Sorrento. Lo scopo del suo viaggio era quello di vedere con i propri occhi i problemi che affiggevano una delle zone più povere della penisola in modo tale da sviluppare al meglio il progetto di intervento straordinario dello Stato nel Mezzogiorno. L’allora Presidente decise di alloggiare presso il Grand Hotel della città, di proprietà del sindaco Guglielmo Tramontano. A quei tempi la situazione a Sorrento era catastrofica. Strade sconnesse, case diroccate, servizi inesistenti. Per invogliare l’illustre ospite a fare qualcosa per Sorrento, il sindaco chiese ad Ernesto e Giambattista De Curtis di comporre una canzone in onore di Giuseppe Zanardelli.
Il Presidente del Consiglio apprezzò moltissimo la dedica tanto da ricambiare la gentilezza ricevuta con la costruzione di un ufficio postale e di una rete fognaria. Quella canzone si chiamava: “Torna a Surriento”. Noi invece ci auguriamo che il Presidente rispetti solo alcuni degli infiniti impegni presi con questa comunità, liberandola dalla sudditanza barese, risarcendone in termini sanitari e occupazionali gli incalcolabili danni subiti da 60 anni. Non abbiamo canzoni da dedicare, come quella dei De Curtis, ma di sicuro la voglia di suonarle (in termini sportivi) al Sorrento è tanta.