“Un cavallo buono si vede all’arrivo”, recita un vecchio adagio e di certo è una assoluta verità, soprattutto in serie D. Il campionato è iniziato tra tante incognite e diverse sorprese, che in qualche modo hanno trovato un bizzarro riscontro in classifica: il Brindisi che rischiava di non iscriversi è primo in classifica, il Bitonto che aveva già salutato i dilettanti con l’altisonante claim “siamo (mai stati) in C”, beffardo contrappasso di settembre. Tutto sommato Picerno, Casarano, Sorrento e Taranto stanno rispettando la media inglese ma gli assestamenti di inizio campionato alla lunga mostreranno le vere forze del campionato.

Il Taranto vince di rigore senza creare altre occasioni pericolose, è vero, ma se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno possiamo tranquillamente affermare che mister Laterza ha messo in campo una squadra attenta, senza troppi fronzoli, motivata. Le assenze pesano, certamente, la mancanza di un attaccante di peso al centro dell’area può condizionare in negativo (nonostante il buon piglio di Serafino). C’è da lavorare, dice il tecnico, è anche questa è una certezza: concentrazione, lavoro, fiducia, sono le armi che il trainer fasanese cerca di sfoderare per fare la differenza.

Il tutto sempre nel contesto low-profile della società, la migliore mossa che si potesse fare dopo i fiumi di parole degli anni scorsi. Tutti dietro le quinte, sul palcoscenico la squadra e la sua attività. “In guerra non devi riuscire simpatico: devi soltanto avere ragione”, diceva Sir Winston Churchill e, parafrasandolo, ci rendiamo conto di come anche nel calcio sia così: per avere ragione devi vincere. Perché, in fondo, come canta Silvestri, “il terzo merita rispetto ed io lo stimo ma salutatemi il secondo perché conta solo il primo”.