PRISMA TARANTO VOLLEY

Padura Diaz: 'Mio fratello lo sportivo perfetto'

Le parole dello schiacciatore sul momento della squadra e sul fratello Angel Dennis
   Fabrizio Giannico

23 Settembre 2020 - 15:00

Tempo di lettura: 3 minuti

William Padura Diaz, 34 anni, schiacciatore cubano. Alle spalle molti campionati di serie A2 e due Coppe Italia vinte, nella stagione 2016/17 con Siena e nella stagione 2017/18 a Roma, sarà uno dei punti cardine della Prisma di coach Di Pinto.

William, sei un veterano della serie A2, hai disputato nove campionati in questa serie. Quanto e come è cambiata questa competizione nel corso degli anni?
Il primo anno di serie A2 ero a Reggio Emilia, il livello era molto alto, c’era il vecchio format del campionato dove le prime cinque squadre erano molto forti. Ricordo che quel campionato fu molto faticoso ma allo stesso tempo molto bello. Dalle stagioni successive il livello è un po' calato perché è aumentata la quantità delle squadre, è rimasto comunque alto, c’erano atleti che potevano tranquillamente giocare nella massima serie. Negli ultimi quattro anni il livello è salito nuovamente, lo possiamo anche vedere dalla squadra che ha costruito la Prisma, ci sono molti campioni che tante società vorrebbero avere. La serie A2 ha anche preso mediaticamente molta visione rispetto al passato.

Come ormai è ben noto sei il fratello di Angel Dennis, quanto ti sei ispirato a lui e quanto ti è stato di esempio?
Io ho incominciato a giocare a pallavolo perché lo faceva anche lui, se avesse fatto un altro sport avrei comunque seguito le sue orme. Sono più piccolo di nove anni e quando sono nato lui giocava già a pallavolo. Mi sono ispirato tantissimo a lui, considero mio fratello lo sportivo perfetto, si è sacrificato tanto. Angel è partito dal nulla, non ha mai mollato e non lo dico perché è mio fratello, per me è sempre stato un punto di riferimento e ancora oggi continuo ad ispirarmi a lui.

Sabato avete disputato il vostro primo incontro pareggiando contro Lagonegro, cosa è mancato e cosa c’è da migliorare analizzando l’incontro?
L’incontro di sabato, indipendentemente dal risultato, è stato molto positivo. Dobbiamo partire dal presupposto che la Prisma come pallavolo giocata aveva fatto poco o niente. Siamo in un periodo dove stiamo lavorando molto, la stanchezza si fa sentire ma in questa parte della preparazione accade. Abbiamo fatto un primo set molto buono, poi personalmente ho perso un po' fisicamente, stesso discorso potrebbe valere per gli altri. Abbiamo perso un po' di lucidità ma in questo periodo è abbastanza normale. Dobbiamo sicuramente fare sempre meglio e comunque è tutto condizionato al lavoro che si svolge in palestra, se continuiamo ad impegnarci come fatto fino ad oggi i risultati arriveranno.

La Prisma è una squadra totalmente nuova e a differenza delle altre compagini ha la maggior parte degli elementi in squadra che stanno imparando a conoscersi. Pensi che questo possa essere penalizzante?
No, negli ultimi anni ho imparato che si possono mettere insieme ragazzi che non si conoscono e ottenere risultati straordinari al contrario, in una squadra composta da atleti che si conoscono bene e hanno già giocato insieme possono venire fuori delle difficoltà; dipende tutto dalla professionalità che dimostrano i ragazzi. Quando uno sportivo è rodato e ha già fatto esperienza le cose sono tutte più facili. Noi abbiamo creato un bel gruppo, in campo abbiamo una buona sinergia, se ci sono delle incomprensioni ne parliamo subito e si trova un punto di incontro, c’è molto affiatamento.

Dopo il primo test congiunto con Lagonegro, sono in programma altre due amichevoli con Castellana Grotte, il 26 e 30 settembre rispettivamente al Pala Grotte di Castellana e al PalaMazzola. Mister Di Pinto potrà testare la squadra contro una diretta concorrente per la promozione.

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