BRINDISI FC

Brindisi, giorni decisivi per il futuro del club

Dalla rassegna stampa di oggi
   Redazione MRB.it

27 Giugno 2020 - 11:30

Tempo di lettura: 3 minuti

Il dg Montella tratta con i calciatori il pagamento dei rimborsi della stagione 2019-20
E Boccadamo sogna: «A Brindisi sto bene ma se capitasse un’occasione in serie C...»

Tutto rinviato a oggi: l’assemblea dei soci del Brindisi, che si sarebbe dovuta tenere giovedì pomeriggio, era slittata e -salvo nuovi cambiamenti, non da escludere del tutto – dovrebbe essere recuperata nel pomeriggio. Sul piatto la redistribuzione di un pacchetto di quote, quelle che lascerà Antonio Giannelli, presidente fino a due anni fa. Una parte potrebbe andare all’associazione “Per Brindisi”, che ha già il 5 per cento e aveva rassegnato le dimissioni dal Cda poi respinte però dal presidente Umberto Vangone.
La situazione resta di stallo, ancora molto particolare: intanto perché è una società con due anime al momento ben distinte, quella campana, con Vangone e Vertolomo, e quella brindisina. Una redistribuzione delle quote porterebbe, inevitabilmente, a nuovi equilibri. Questo, però, è un problema da risolvere per il futuro del club, ce n’è anche uno per il presente: il caos vertenze e le spettanze dei calciatori. In 14 hanno presentato vertenza per non aver ricevuto tutti gli stipendi dell’ultimo campionato, oltre a Massimiliano Olivieri, che di ricorsi ne ha presentati tre distinti (uno, già vinto, per la scorsa stagione e due per quella interrotta per l’emergenza sanitaria, quando però era stato esonerato).

A Gino Montella il compito di incontrare i calciatori per cercare di trovare un accordo: è stato nominato “advisor” proprio nell’ultima assemblea tra i soci. Lo stesso Montella, però, non ha escluso di farsi da parte qualora le cose non dovessero andare così come spera. Dino Marino, capitano e leader nello spogliatoio, ha avuto un contatto con il dirigente campano ormai dieci giorni fa, da allora le parti non si sono riaggiornate. Le richieste dei ragazzi sono chiare: garanzie per i mesi in cui si è giocato. Dall’altra parte, Vangone, presidente e Au, ha più volte assicurato che i calciatori del Brindisi verranno regolarmente retribuiti.

Under e futuro - Antonio Boccadamo, ex Taranto e protagonista nel Brindisi, è uno di quei calciatori che resterà ancora under, quindi: «È una situazione strana - commenta -, che ha ovviamente frenato il nostro mercato. Intanto, ci alleniamo, è stato durissimo non poter giocare, ma piano piano ricominciamo e aspettiamo di capire cosa succederà. Essere under vuol dire poter trovare spazio nelle squadre di Serie D, ma spero anche di poter ambire nuovamente a una categoria superiore».
Lui, in C ci aveva già giocato con il Taranto: «La stagione finì male (con la retrocessione, ndr), ma per me resta un’esperienza bellissima e soprattutto inaspettata. Anche a Brindisi, però, sono cresciuto tanto e non me l’aspettavo: quando ho firmato non pensavo che sarebbe stata un’esperienza così formativa».
E il futuro? «Ancora non sappiamo nulla, siamo lega-ti anche alle regole, ma ripeto: mi piacerebbe trovare una categoria superiore, altrimenti restare a Brindisi sarebbe bellissimo, la città è fantastica e i tifosi sono straordinari, ci sono sempre stati accanto». Parola di Boccadamo, uno dei ‘99 che viene fuori dal limbo, uno degli under destinati a diventare il pezzo pregiato anche del prossimo calciomercato.
Il referendum della Lnd – Alla fine ha vinto l’ipotesi B: il referendum indetto della Lega Nazionale Dilettanti si è chiuso ieri mattina alle 12, immediati i risultati, pubblicati sui canali ufficiali della Lnd. Hanno votato 123 club su 152, superando il quorum del 75% (l’81% delle società ha espresso la propria preferenza). Schiacciante la vittoria dell’ipotesi B (il 79% dei votanti), che quindi diventerà esecutiva dopo il prossimo consiglio direttivo: per la prossima stagione le squadre dovranno schierare almeno un calciatore nato nel1999, uno nel 2000, uno nel 2001e uno nel 2002. Era l’ipotesi che avevano votato anche Brindisi, Fasano, Casarano e Taranto.

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